Festival del riuso torna il 24 novembre
Il 24 novembre è la giornata dedicata al Festival, del riuso e del baratto, nell’ambito della Settimana Europea di Riduzione dei Rifiuti (SERR 2013).
L’evento è promosso dai principali attori della Rete Onu (l’associazione nazionale degli operatori dell’usato). I nostri negozi Mercatopoli e Baby Bazar della zona di Milano daranno il loro volontario contributo in uno spazio appositamente pensato e organizzato, fornito dal complesso scolastico Casa del Sole e individuato nel padiglione Grioli, presso il parco Ex Trotter di via Giacosa 46 (M1 Rovereto).
Complice la famigerata Crisi ma anche, per fortuna, una buona dose di coscienza ecologica, il tema del riuso, del baratto e anche della vendita dei prodotti usati sta prendendo piede in Italia ormai da qualche anno e la tendenza sembra quella di uno sviluppo interessante.
Una ricerca dello scorso anno di e-bay sul riciclo, riuso e baratto che ha coinvolto circa 700 individui in tutta Italia e in ogni categoria sociale ha dimostrato quanto stia prendendo piede il riciclo.
Più del 95% degli intervistati ritiene il riciclo, un ottimo modo per rispettare l’ambiente e ridurre gli sprechi, più dell’85% lo ritiene un ottimo modo per ridurre le spese. Il 64% ricicla abitualmente i propri oggetti, soprattutto abbigliamento (circa il 70%), arredamento e cose di casa (il 23%), elettronica (16%), libri (9%) e giocattoli e accessori per bambini (9%). La ricerca ha stilato un profilo, semplificando di molto i risultati, del riciclatore. Tendenzialmente chi ricicla i propri oggetti o acquista oggetti usati, è un "consumatore" dai 35 ai 44 anni, con elevato titolo di studio, residente per lo più nel Centro Italia e che utilizza abitualmente internet.
Anche le vacanze da qualche anno stanno rivalutando questa forma di scambio. Alcune strutture offrono prezzi decisamente ridotti o addirittura l’intero soggiorno in cambio di servizi. Puoi dare una mano nelle pulizie o in piccoli lavori di manutenzione o nell’orto, offrire servizi fotografici, piccoli corsi agli altri ospiti, o barattare con la reciproca ospitalità.
Personalmente trovo fantastico il baratto. Posso ‘liberarmi’ di qualcosa che non uso più avendone in cambio qualcosa che mi serve o che desidero. E quello che io non utilizzo più sarà qualcosa che serve a qualcun altro e tutti, in un mondo ideale, sono contenti. E’ vantaggioso per tutti. A volte, ne siamo tutti più o meno consapevoli, tanto più chi ha dei bambini sempre affamati di giochi, spendiamo capitali in oggetti nuovi, per lo più inutili e che non appena si rompono, vanno buttati.
Prendete una stampante, un esempio emblematico di quanto la società consumistica sia arrivata a dei limiti ridicoli. Spendete quanto? 100-150 euro per una stampante piccola da tenere in casa e da usare si e no una volta a settimana? Bene. Una volta consumati i toner o le cartucce cosa vi dice il vostro amico tecnico o il commesso del negozio? ‘No guarda, ti conviene cambiarla. Ti costa di più ricomprare le cartucce che comprarne una nuova!’ Ma come? Anche peggio se si guasta. Non serve neppure sentire il tecnico.
E così i vestiti che passano di moda (ma la moda poi torna, attenzione!). E anche i giocattoli che ormai si rompono dopo 10 minuti e se non si rompono vengono abbandonati dopo la soddisfazione del capriccio per passare ore a giocare con un pezzo di carta o un mestolo. E le montagne delle nostre discariche si innalzano e si stagliano all’orizzonte.
Per quanto le leggi del mercato vogliano farti credere che questo sia un bene per l’economia, crei posti di lavoro etc. siamo proprio sicuri che sia economicamente, ma soprattutto eticamente corretto? Quindi in una società che ha perso il valore delle cose, l’importanza di aggiustarle, il piacere di sistemarle, di reinventarle, riscoprire piccoli tesori in queste meravigliose iniziative a volte da molta più soddisfazione di quanta s’immagini. Ci sono vere e proprie ricchezze, desideri nascosti che aspettano di essere trovati dalla persona giusta. Quella borsa firmata che vuoi da tempo ma che non ti sei mai potuta permettere e che qualcuno non vuole più. Quel pezzo da collezione (questo è successo a noi) che ti guarda da uno scaffale. Quella cassettiera proprio della misura giusta per quell’angolo di casa, basta dargli una riverniciata.
Recuperiamo il giusto valore degli oggetti, non solo quelli nuovi con un cartellino e una cifra astronomica sopra hanno valore. A volte un oggetto usato è un oggetto prezioso e apprezzato e se è anche in buono stato, vuole dire che è di ottima qualità. Recuperiamo il valore dei nostri soldi. Recuperiamo un po’ di senso nella frenetica e bulimica economia dell’iperconsumo.