Passato il Natale fine delle decorazioni... o no?
E’ arrivata la Befana e gli addobbi se ne vanno via… o no?
La Befana è arrivata e ha riempito le calze di tutta la famiglia di dolcetti che con molta parsimonia la piccola Pulce farà durare fino al prossimo anno (Sì, davvero… alle volte penso non possa essere figlia mia: lei si autodisciplina e consuma dolci e cioccolatini nella misura di uno al giorno. Ogni anno arriviamo al 5 gennaio e le scorte dell’anno precedente non sono ancora del tutto esaurite!).
Ora bisogna tirar fuori gli scatoloni e impacchettare l’albero di Natale, le statuine del presepio, le decorazioni sparse un po’ per tutta la casa… MammaFra è un po’ triste perché la porta di casa tutta decorata le piace davvero, ma sa che qualcuno è ancora più triste di lei.
La Piccola Pulce infatti appena sveglia il 7 gennaio la guarda con i suoi occhini azzurri e le dice: “Mamma… possiamo tenere ancora un po’ le decorazioni di Natale… a me piacciono molto!” e quando MammaFra le risponde che bisognerebbe proprio ritirarle si mette a piangere sconsolata.
Quelle lacrime colpiscono il cuore della già vacillante figura materna che se ne esce con un: “Mah sì, dai, qualche giorno ancora le si può tenere! Magari intanto ci studiamo qualche bella decorazione da mettere al posto!”
Ma la piccola Pulce ha le idee molto chiare “Mamma, non voglio decorazioni diverse. Io voglio proprio quelle di Natale!” “Va bene, dai! Ancora qualche giorno!”
Lo Smaro pare non accorgersi che il nostro albero è rimasto al suo posto e che i Re Magi (di cui uno zoppo e monco) continuano a camminare verso la capanna abitata non solo da Gesù e dalla sua famiglia, ma da molti personaggi molto poco consoni, ma credo che lui ormai si sia rassegnato e che l’importante sia che gli resti lo spazio fisico per posare un piatto sul tavolo e per sdraiarsi sul suo lato del letto.
I miei solerti vicini alla mezzanotte del 6 gennaio avevano fatto scomparire ghirlande, luci, alberi presepi e qualsiasi oggetto atto a ricordare il Natale appena trascorso: ora sfilano silenti davanti alla porta di casa mia e con un aria vagamente schifata guardano quei simboli che restano ostinatamente appesi. I loro sguardi sono chiarissimi, il loro pensiero traspare “Che donna disorganizzata e incivile!”
E’ vero, sono una donna disorganizzata (incivile no però…), una casalinga assolutamente fallita, la mia casa è il regno del caos: ma quelle decorazioni NO! Non è un caso se ancora campeggiano sulla mia porta; sono un simbolo ostentato con orgoglio, sono la voglia di una mamma e della sua piccola di godersi ancora un po’ il clima natalizio, la voglia di avere una porta di casa allegra e non anonima.
Siamo una famiglia strana? Probabilmente agli occhi di chi abita con noi lo siamo molto (ricordo benissimo gli sguardi di chi mi vedeva stendere i pannolini lavabili sul balcone), sicuramente siamo etichettati come persone poco integrate nel sistema e sicuramente non potremmo vivere in un mondo come quello del film Brazil o quello di 1984 di Orwell ma il mio sogno per la Piccola Pulce è che possa crescere sapendo che non è necessario incasellarsi negli schemi e nei riti di una piccola città di Provincia e che l’importante è che la fantasia non venga mai imbrigliata!
Per cui se ad agosto vi troverete a passare per Saluzzo e vedrete fiocchi di neve e palline argentate, saprete che MammaFra e la Piccola Pulce si stanno ancora godendo il fresco clima natalizio e che stanno aspettando con impazienza che arrivi il 25 dicembre 2014 per poter aggiungere qualche nuova decorazione (e lo Smaro, beh, lo Smaro con pazienza sopporta le stranezze delle sue due donne!)
Francesca Lucarini
Sono una mamma lavoratrice che nei ritagli di tempi ama pasticciare, sperimentare, creare riciclando. Sono una persona solare con grande fantasia e voglia di esperimenti creativi.
Nel magazine di Baby Bazar parlo delle mie creazioni e dei miei esperimenti creativi, così come faccio sul mio blog Mamma Fra.