A Expogames si impara giocando

Giovedì 30 Gennaio 2014

Vi ho già parlato di Expogames, la fiera del gioco e del giocare che si svolgerà dal 14 al 16 febbraio a Bolzano. Nel panorama davvero vasto delle conferenze e delle attività proposte per la valorizzazione di tutto ciò che è ludico, si inserisce un progetto di tipo educativo davvero encomiabile.

Nell’ottica educativa il gioco è una parte davvero importante ma spesso, nel nostro sistema scolastico, viene visto come una forma di distrazione, da inserire nel momento ricreativo delle pause, non oltre. Grazie a Expogames si vuole far capire che il gioco, invece, è anche e soprattutto risorsa, perché ci permette di veicolare e trasmettere ai bambini dei messaggi in una forma diversa, che ne agevola la comprensione.

Durante la fiera, dunque, è stato creato un percorso per le scuole e le attività didattiche in cui si possa diffondere la formazione attraverso il veicolo del gioco. L’idea è quella che il gioco non sia solo fine a se stesso, ma trovi spazio per aiutare anche a mettersi in gioco, con forme diverse di insegnamento e apprendimento.

Grazie alla collaborazione della Libera Università di Bolzano è stato dunque costruito un percorso a 25 tappe, che consentono diverse forme di apprendimento. Sono stati coinvolti formatori e studenti della facoltà di scienze della formazione, con i quali gli insegnati presenti potranno interagire per comprendere meglio l’importanza del gioco nelle varie fasi di crescita dei bambini.

Le classi che saranno coinvolte e aderiranno al progetto, previa iscrizione, avranno a disposizione un formatore che li accompagnerà durante la fiera, studiando percorsi ad hoc per ogni fascia d’età. Ogni bambino potrà così venire accompagnato nel magico mondo dei giochi al livello giusto, mentre i formatori capiranno meglio come interfacciarsi su un piano diverso a seconda delle classi seguire.

Tra i percorsi proposti mi ha particolarmente colpito il progetto dell’Istituto Policomprensivo di Vipiteno, che presenta un viaggio diverso attraverso l’antico Egitto, alla scoperta del periodo dei faraoni. La scuola Waldorf di Bolzano ha proposto invece due livelli di percorso, introducendo l’orientiring e andando a lavorare anche sulle tematiche ambientali, con la possibilità per i bimbi di trasformare ambienti già esistenti in isole ecologiche.

Per non parlare poi del Vascello di Dante, una nave ideale in cui, sempre la medesima scuola, si consentirà ai partecipanti di partire per un meraviglioso viaggio tra i poeti.

Per grandi e piccini, invece, la stazione gestita dall’istituto salesiano Rainerum, che permetterà di mostrare come si realizza un robot e di applicare la tecnica a uno dei robot Mindstorms della Lego.

Expogames è quindi una bella opportunità per le scuole, che lega educazione e gioco per formare un bambino più consapevole e creativo.


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Silvia Signoretti

Parte dello staff Baby Bazar, appassionata di web marketing, adoro la vita social online o offline. Nel tempo libero amo stare con gli amici, leggere, ballare, visitare posti nuovi.

Mi appassionano la fotografia, le nuove tecnologie (sono Android addicted) e il buon vino. Qualche anno fa la folgorazione: l'Irlanda. Ne sono rimasta incantata. Sperando di tornarci presto... sogno un cottage in riva al mare! Questo è il mio blog, in cui parlo di marketing e comunicazione per le reti di negozi e i franchising