Telecamere nelle scuole: si o no?

Domenica 13 Aprile 2014

Altri bambini maltrattati nella scuola materna. Altre maestre indagate per dei gravi sopprusi. Un’altra volta il tutto è stato scoperto grazie a delle telecamere che le forze dell’ordine hanno piazzato all’interno dell’edificio a seguito ad alcune segnalazioni.

Un’altra volta i genitori spaventati e indignati chiedono le telecamere all’interno delle scuole.

Premetto: il video non lo ho visto, non mi serve vedere per stare male, ho un bambino di 4 anni alla scuola materna, e queste notizie mi colpiscono come una pugnalata. Com’è possibile che succedano queste cose in una struttura che dovrebbe essere protetta? Come è possibile che nessuno difenda i nostri bambini quando noi non ci siamo?

Le telecamere nelle scuole si o no? In rete si sono già mobilitate diverse raccolte firme, io, per quel che mi riguarda, sono dubbiosa.

Una parte di me è convinta che le telecamere nelle materne potrebbero essere un deterrente affinchécose del genere non si ripetano più, dall'altra però penso che il problema dovrebbe essere afforntato a monte. Perché una persona senza le dovute capacità, con evidenti problemi psicologici, incapace di interagire con dei bambini lavora in una scuola? 

Andrebbero fatti dei test attitudinali per le maestre (e per tutte quelle persone che lavorano con persone che non hanno la possibilità di difendersi da soli - bambini, anziani, malati...) perizie, incontri con uno psicologo obbligatori e continuativi. Continuativi si, perché la situazione psicologica di una persona può cambiare da un’anno all’altro.

Mettere le telecamere cosa risolverebbe? Già mi immagino genitori iperprotettivi incollati allo schermo per poi fare il terzo grado alle maestre per ricevere spiegazioni su tutto quello che succede. E se un bambino viene messo in castigo? E se un bambino ne spinge un’altro? Mi vedo le litigate fuori da scuola, i pettegolezzi, gli interrogatori ai bambini. No. Sono convinta che quello che viene fatto a scuola deve rimanere a scuola senza l’interferenza dei genitori.

Quindi che si fa? E se fosse la polizia a controllare? In quel caso va da sè che non possono controllare 8 ore al giorno tutti gli asili. Andare su segnalazione?

Immagino centinaia di segnalazioni ogni giorno (Mio figlio ha un botta nuova”, “Oggi Andrea non ha mangiato e non capisco perché” “Anna uscita da scuola era di pessimo umore” “Carlo ha detto che la maestra oggi ha alzato la voce”...) Noi genitori ci allarmiamo ma sono abbastanza convinta che se avessimo una minima possibilità di controllo non ce la lasceremmo sfuggire.

Insomma io proporrei maggiori controlli alle maestre e al personale ausiliario, aiuti anche e magari pensioni anticipate o spostamenti ad altre mansioni. Ci sono tantissime ragazze uscite dalla scuola, piene di entusiasmo e voglia di lavorare costrette a casa dalla disoccupazione, mentre nelle scuole ci sono signore, magari splendide, ma con un bagaglio sulla schiena di 30 anni di lavoro con i bambini. Magari queste signore sono stanche. E’ loro diritto, vedo mia mamma dopo una giornata con 2 bambini, non so pensare cosa voglia dire averne 20 o più da gestire.

Sarebbe quindi il caso che potessero lasciare il posto a giovani leve in cerca di lavoro.


Stefania D'Elia Stefania D'elia su Facebook

Stefania D'Elia

Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.

Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.