Bambini... ma sentono solo quello che vogliono loro?
Lo conoscete anche voi vero? Quello sguardo vaquo, perso di chi non è che non ti ascolta, ma di chi proprio non capisce cosa stai dicendo. Io lo vedo sovente stampato sul viso dei miei figli. Succece quando dico cose del genere “adesso mettete a posto” “E’ ora di andare a casa!” “Uscite dalla vasca da bagno”... a volte mi pare chiaro: io e i miei figli parliamo due lingue diverse. E io che credevo che questo succedesse solo con l’avvento della pubertà!
Allora ripeto, scandendo le parole, un barlume di comprensione attraversa i loro occhi, “forse ci siamo” penso soddisfatta, ma poi la fiamma si spegne.Tornano a fare esattamente quello che stavano facendo: cioè ignorarmi. Tanto che mi sorge un dubbio: saranno mica sordi? Ripeto a un volume più alto, poi ancora un po’ più alto, dopo un po’ mi arriva una telefonata di mia mamma (che avito a mezzo km di distanza) che mi chiede cosa ho da urlare che poi i vicini sparlano.
Il dottore (interpellato durante una visita imposta dalla logopedista) non ha nenache preso in considerazione l’idea che mio figlio possa essere dotato di un udito selettivo, io non vedo altre spiegazioni, come fa altrimenti a ignorare completamente qualsiasi cosa dica?
A meno che, ovviamente, la frase non contenga alcune parole chiave: la parola “cartoni” ad esempio viene captata anche se bisbigliata in un’altra stanza con 2 porte chiuse e la musica a tutto volume. Come gli ultrasuoni per i pipistrelli! Inizio mentarmente a ripeterla, sezionarla e analizzarla: ad un orecchio poco allenato (come evidentemente è quello di un adulto) la parola non presenta differenze da qualsiasi altra.
“Saranno le lettere?” Provo con gli anagrammi: arconte cantero cantore contare contera contrae cornate cratone crenato roncate...
Butto li una frase giusto per provare “Sono stata a Roncate a prendere delle scarpe!” Nulla, nessuna reazione.
“Guarda quanti numeri da contare. Chi vuole provare?” Anche questa volta nessuna reazione, però mi è parso di notare nella grande (7 anni, primo anno di scuola) un sussulto che pareva quasi un conato.
“ho visto un arconte cantore che contrae un organetto all’angolo della via”, questa volta entrambi alzano la testa, mi guardano con uno sguardo perplesso che si potrebbe interpretare come un “mamma smettila con l’alcol” prima di tornare a pensare ai fatti loro.
La cosa, se non fosse completamente frustrante avrebbe un suo fascino. E se provassi io a ignorare le persone? Ci provo ma non ci riesco.
Stai a vedere che ho ragione e i miei figli hanno davvero un udito selettivo? O forse forse sono io che non so come comunicare con loro....
Stefania D'Elia
Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.
Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.