Parco delle Cascate a Molina, a passeggio nella natura

Sabato 20 Settembre 2014

Con le belle giornate di sole che ci sta regalando questo settembre, è un peccato restare a casa; è con questa convinzione che una domenica mattina ci siamo svegliati presto, abbiamo preparato panini e bibite e siamo partiti alla volta del veronese verso i monti Lessini: direzione Parco delle Cascate.

Esattamente sul confine tra il Trentino e il Veneto si trova questo posto magico: Molina, un piccolo borgo arroccato sulle montagne e dall'aspetto fiabesco: le sue case in muratura con mattoni chiari a vista e le piccole corti ti trasportano immediatamente in un tempo dimenticato. Poche persone per le strade, traffico assente, un piccolo angolo di paradiso nascosto a pochi chilometri dal caos della città.

La macchina si lascia all’inzio del paese in un parcheggio a pagamento, poi si attraversa tutto il borgo per arrivare all’imbocco del parco, vi avverto: si passa davanti ad un grande parco giochi, i bambini vi chiederanno sicuramente una sosta al rientro, tenetene conto nella vostra tabella di marcia.

E' difficile esprimere con le parole la magia di questo parco, un luogo silezioso in cui lo scorrere dell'acqua scandisce il passaggio del tempo. Scenari fantastici che sembrano dipinti, luoghi in cui non ti sorprenderesti di veder passare un elfo o un folletto.  

E' una passeggiata un po' impegnativa, non tanto per la pendenza quanto per il terreno scivoloso. Le scarpe da trekking sono d'obbligo per non scivolare sul terreno perennemente umido. E' comunque una passeggiata adatta a tutti, Samuel (4 anni e mezzo) ha camminato tutto il tempo e si è divertito, tantissimo, Gaia di 7 anni l'ha fatta da padrona, zompettando ovunque con un'agilità che non pensavo le appartenesse, il percorso si snoda sulle pendici della montagna e grazie ad un dislivello di 400 m tiene occupata tutta la giornata. Non è una passeggiata adatta ad un passeggino, ma si può tranquillamente fare con uno zaino porta bambino o con la fascia.  

Si possono scegliere 3 sentieri:

  • il verde, più corto e semplice;
  • il rosso dalla difficoltà intermedia;
  • il percorso nero, più impegnativo e adatto ai camminatori più esperti.

I percorsi si intersecano continuamente, noi abbiamo scelto il rosso e abbiamo sfotato un po’ nel nero, cosa che ci ha permesso di visitare tutte le cascate e i punti panoramici.

E’ presente anche la ricostruzione di una grotta preistorica, con pelli di animali e il giaciglio fatto con il fieno, Un'occasione unica per respirare l'aria dei nostri antenati. Piccola curiosità: in estate vengono organizzate le “notti preistoriche” per i bambini dal 6 agli 11 anni. Un’avventura indimenticabile per i piccoli sapiens che per l’occasione vengono teletrasoportati in un mondo antico in cui si vive a stretto contatto con la natura. Riscaldati a un fuoco e coccolati dal fruscio del vento.

Particolarmente divertenti per i bambini la carrucola che passa sopra un fiume e l'altalena che sfiora la cascata: sembra quasi di volteggiare attaccati alle nuvole. 

L'entrata al parco è a pagamento, 5 euro per gli adulti, allinizio è presente un bar e un'ampia zona pic-nic con tanti tavoli a disposizione dei visitatori. Consiglio di pranzare subito, lungo il percorso ci sono diverse panchine e tavolini a cui fermarsi ma i bambini saranno impegnati ad esplorare: mangiare non rientrerà sicuramente tra le loro priorità.


Stefania D'Elia Stefania D'elia su Facebook

Stefania D'Elia

Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.

Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.