"All Hallows Eve Party" a Baby Bazar
L’atmosfera che ognuno di noi vive intimamente in questo momento dell’anno è proprio il passaggio dalla luce, il calore ed i sentimenti gioiosi ed espansivi tipici dell’estate (che già pian piano si stavano smorzando durante questo tiepido e accogliente settembre) al più freddo, buio e raccolto autunno, durante il quale la natura dona la sua ultima fiammata di vita negli accesi colori giallo-rossi e marroni delle foglie e della terra spoglia o da esse ricoperta prima della morte invernale.
Se per tanti adulti questo può destare un sentimento triste, di perdita, nel bambino piccolo invece appare come uno dei momenti della vita, del tutto naturale quanto necessario, se vissuto con un equilibrato approccio interiore da parte dei suoi educatori.
Tutti noi sappiamo infatti che in ogni frutto è contenuto il seme che, tornato in terra, rigenererà nuovamente la vita; sappiamo quanto ciò che appassisce nutre profondamente la terra che poi tornerà a produrre.
E questo è l’esempio più evidente di come ogni vita si concluda con una morte, almeno apparente, che torni poi a nuova vita successivamente. Il passaggio tra ottobre e novembre celebra questo, ricordando e onorando proprio chi ha lasciato la vita terrena per passare a nuova vita nello spirito.
Le celebrazioni odierne associate a questo momento, come ancestralmente succede nell’uomo per paura, tendono ad allontanare e farsi beffa della morte, a tentare di scamparla e di attribuirla ad esseri maligni. Questo è quanto sottende ai festeggiamenti per me ridicoli, quanto offensivi e fuori luogo per i più piccoli, dei mostri oscuri di Halloween, importata nella sola attitudine commerciale dagli Stati Uniti, spesso ignorando le profonde connessioni e tradizioni che questa festa ha anche nel nostro paese.
Vecchi racconti narrano di fiammelle accese a illuminare le zucche disseminate nell’ombra della pianura padana; antiche filastrocche e ninnenanne siciliane collegano la vita agli avi defunti.
Samhain, (il nome celtico originario di Halloween) significa "fine estate"; i riti celtici che venivano celebrati erano in onore del dio della fertilità e dell'abbondanza, quindi si festeggiava la vita così come la soglia, il passaggio tra fine e nuovo inizio.
Nelle case e nei laboratori famigliari itineranti di noi Mamme FaTate, si raccolgono ghiande, benauguranti e divertenti per creare nanetti con cappellini, castagne matte per giocare e castagne buone d’arrostire, e si seminano i bulbi che sbocceranno in primavera.
Beviamo succo di mela e mangiamo dolcetti a base di zucca, che potremo preparare insieme dopo averla svuotata, intagliata ed illuminata come una lanterna con una candelina posta sulla base.
I più grandi potranno provare a sbucciare le mele, tentando di mantenere intera la buccia (rito antico propiziatorio per una vita più lunga possibile) e scriveranno le loro peggiori abitudini su un foglietto segreto, che bruceranno al fuoco di una grande candela.
Ci accompagna in queste serate la fiaba di Tremotino e accenderemo poi una candelina speciale ricordando ciascuno dei nostri cari defunti.
Dopo il successo del Party d’inaugurazione dello scorso mese, Maria di Baby Bazar Busto Arsizio, ha organizzato con noi “All Hallows Eve Party” per sabato 25 ottobre dalle 16 alle 18: un laboratorio famigliare per bimbi dai 3 anni in attesa di Halloween.
Creeremo lanternine colorate, fiori di carta velina e dolcini a base di zucca per ridare a questa giornata il suo significato originario, seguendo le tradizioni in modo semplice e vicino al mondo del bambino: la vigilia della celebrazione di Ogni Santi (dall’inglese “All Hallows-eve”). Per i più piccini, sarà allestito un angolo morbido con piccoli tesori che sapranno incuriosirli ed allietarli.
Sarah