Perché hai scelto di fare la maestra?

Mercoledì 22 Ottobre 2014

Perché alcune persone decidano di fare le maestre per me rimane un mistero. E non parlo dei casi limite, quelle maestre che picchiano i bambini della materna, perché quelle non rientrano neanche nella categoria delle "persone". Parlo di quelle maestre che urlano, che non alzano le mani ma la voce. Che non fanno violenza fisica ma spicologica. Quelle maestre a cui non affideresti il tuo gelsomino ma che passano le giornate con i nostri figli.

Sarò sincera, io la maestra non la farei, non ho ne la pazienza ne le capacità di riuscire a intrattenere, divertire e insegnare a un gruppo di bambini. Mi piacerebbe certo (non è bello poter dire “sono talmente tantrica che riesco a stare con 20 bambini urlanti senza uscire di testa”?) ma non lo posso fare. Nello stesso modo non posso fare la contabile (poveri numeri torturati dalle mie scarsissime capacità matematiche), ne l’astrofisico (che poi l'astrofisico che diavolo fa?).

In ogni caso; ci sono lavori che posso e non posso fare, ne prendo atto e agisco di conseguenza. La maestra, in particolar modo, è uno di quei lavori che richiedono una passione infinita. Sono pochi quei bambini così geniali da riempire di soddisfazione una maestra insoddisfatta dalla vita. E’ più facile trovare bambini genuinamente normali, quelli il cui bello va cercato nelle piccole cose: una doppia messa al posto giusto per esempio.

Questo per dire che magari una persona che decide di insegnare deve essere ben consapevole che le cose che avrà da dare sono ben maggiori da quelle che avrà da ricevere. E che nel momento in cui saprà donare tutta sè stessa sarà anche in grado di ricevere tutto quello che un branco di bambini urlanti ha da dare: la felicità di vederli giocare tutti insieme, la soddisfazione che si legge nei loro occhi quando finalmente hanno capito qualcosa che sfuggiva alle loro piccole menti, un disegno con la dedica, scritta con le prime parole imparate in prima elementare.

Così ogni tanto mi chiedo "perché alcune persone hanno deciso di fare le maestre"? "il perché lo fa?" è una domanda che mi pongo spesso, magari anche al supermercato quando una commessa risponde malissimo, penso “ma chi te lo ha fatto fare di lavorare in un negozio se non sorridi manco se ne va della tua vita?”. Però la maestra... la maestra non è un lavoro che ti capita, è un lavoro che ti scegli. E’ un percorso che ragioni per anni e che ti porta a interagire con dei bambini. Una delle prime domande che una aspirante maestra dovrebbe porsi è "ma a me poi piaccioo i bambini?"

Ho sentito oggi la notizia di quelle maestre che in un tema hanno chiesto ai bambini “ chi uccideresti prima tra mamma e papà?”. Ecco... ora un tema io lo do a voi "perché hai scelto di fare la maestra?"


Stefania D'Elia Stefania D'elia su Facebook

Stefania D'Elia

Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.

Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.