Ecomamme alla riscossa: ecco come riconoscerle

Martedì 04 Agosto 2015

Esiste una specie di mamme molto particolari, una specie che si sta facendo largo sempre di più, ricca di risorse e di voglia di sperimentare: sono le eco-mamme. Le eco-mamme sono donne piene di qualità, creative, attente, attive, informate, sono le mamme del ‘less is more’.

Diciamoci la verità, a volte alcune di queste mamme ci stanno pure un po’ antipatiche, almeno quelle un po’ saccenti, che hanno la pretesa di insegnarti come fare il tuo lavoro di mamma. Ma è innegabile che la maggior parte di loro sono una risorsa preziosissima.

Pannolini usa e getta, salviettine, omogeneizzati e pappe pronte, giocattoli plasticosi e inutili sono banditi o quasi. Tornano i pannolini lavabili, pappe fatte in casa e possibilmente biologiche, giochi in legno o fai da te, lavoretti riciclosi, cultura del riuso, che ci piace tanto, e del riciclo.

Le mamme a impatto (quasi) zero inoltre sono anche mamme non consumatrici, ma creano business. Hanno fatto di necessità virtù, come racconta Stefania Rossini nei suoi libri e nel suo blog. Hanno creato gruppi facebook estremamente attivi e frizzanti, blog e attività commerciali.

«Niente come la maternità (o la paternità) può metterci di fronte alle nostre responsabilità verso l'ambiente e le risorse naturali. Crescere un figlio significa anche cercare le soluzioni più sane e sicure per lui, il che si traduce spesso nella scelta di prodotti a basso impatto sull'ambiente, che sono in genere anche più salutari. Anche la necessità di non stressare troppo il bilancio familiare, comune a moltissimi genitori, può essere una molla potente verso uno stile di vita più sostenibile e oculato». (Silvana Santo

Ma quali sono le caratteristiche che vi fanno riconoscere un’eco-mamma nel quotidiano?

  1. L’Eco-mamma ha un’eco-soluzione ad ogni problema. Dalle punture di zanzare alla cura di qualsiasi disturbo in maniera naturale, dal detersivo autoprodotto alla scuola di cucito per fare da sole i vestiti e i giocattoli per i bambini. Chiedi e ti sarà dato. Qualunque sia il tuo dubbio o problema sai che in un’eco-mamma, o meglio, in un gruppo di eco-mamme, puoi trovare aiuto, confronto e nuove idee.
  2. L’alimentazione è un punto cruciale. Alimentazione il più possibile naturale, filiera corta, produttori locali certificati bio, autoproduzione quando è possibile. E lo svezzamento? Le pappe fai da te sono più sane, su questo non ci piove, ma nuove scuole di pensiero si fanno strada, non senza qualche polemica, come l’autosvezzamento e l’allattamento prolungato. Alimentazione complementare a richiesta è anche detto, per lo sviluppo di un corretto, sano e gioioso rapporto con il cibo del tuo bambino.
  3. Un’eco-mamma acquista poco e quando lo fa lo fa con grande attenzione. Le aziende ormai devono fare i conti con donne preparate e informate, donne che leggono l’INCI di un prodotto prima di acquistarlo, donne che leggono l’etichetta e non si fermano di fronte alla promozione. E poi sono donne che preferiscono il riuso e il riciclo degli oggetti. E questo lo vediamo ogni giorno nei nostri Baby Bazar. Se un oggetto non serve più a me, può servire a qualcun altro, così sono più attenta a come utilizzo e curo ciò che ho, per poterlo successivamente rivendere o condividere con altre famiglie.
  4. L’eco-mamma è un soldato della decrescita. Appunto, ‘less is more’. Abbiamo davvero bisogno di tutti gli oggetti di cui ci circondiamo? I bambini hanno davvero bisogno di tutti quei giocattoli che affollano rumorosamente le loro camere e invadono le nostre case? Il consumismo non è più accettabile, l’usa e getta non è più praticabile. Meno cose, più gioia per ciò che si ha e di cui si riesce a godere
  5. Un’eco-famiglia non va in vacanza in un resort che non rispetta l’ambiente e la cultura in cui si inserisce, è formata da grandi e piccoli eco-turisti. Vacanze nella natura, vacanze alla scoperta degli animali e delle popolazioni locali, strutture a conduzione familiare, intima, bed and breakfast, biohotel. E soprattutto rispetto! Certo, una vacanza all inclusive si può ben fare, ma esistono realtà che propongono ottimi servizi per famiglie anche nel rispetto dell’ambiente naturale e socioculturale.
  6. Un’eco-mamma ha anche un ulteriore compito, come un eco-papà, forse il più difficile di tutti, ed è un compito che ogni genitore ha indipendentemente dalla sua impronta eco, quello di creare, trasmettere, sperimentare e diffondere un’ecologia emotiva. Vivere le emozioni, sia quelle positive che quelle negative con serenità, accettandole, integrandone ogni sfumatura, perché sono le emozioni a renderci umani ed empatici, verso i nostri simili e il mondo che ci circonda. Se questo è già di per sé un compito arduo per un genitore, lo è anche per un eco-genitore, che non è per niente facilitato, non sta su una nuvola rosa tra unicorni e verdi prati incontaminati, ma si scontra ogni giorno con una società che fatica a capire.

Le eco-mamme sono dei supereroi? Lo sono come tutte le mamme del mondo. Ma hanno la voglia di migliorare questo mondo per i propri figli, lo fanno attivamente, ogni giorno nelle piccole cose. E se i bambini imparano più dal nostro esempio che dalle nostre prediche allora siamo sulla buona strada!



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