Baby Bazar per una scelta consapevole

Martedì 23 Agosto 2016

ecologia e bambiniQuante cose compriamo, utilizziamo e poi dimentichiamo quando arriva un bimbo nella nostra famiglia? Moltissime. E poi le tonnellate di rifiuti prodotti… Certo abbiamo il nostro bel da fare a gestire il piccolo, e le problematiche ambientali, quando non dormiamo che poche ore a notte, passano in secondo piano.

Oppure no? Perché quando diventiamo mamme e papà il nostro modo di vedere il mondo cambia drasticamente. Diventiamo consapevoli delle nostre azioni e dell’impatto che queste hanno sul mondo in cui nostro figlio vive. Banalmente lo smog delle auto diventa un problema (prima non lo era così tanto) quando il bimbo nel passeggino è all’altezza dei tubi di scarico. Mangiare cibi sani e seguire una dieta equilibrata diventa necessario.

Ridurre il nostro impatto sull’ambiente per i nostri figli

Cambiare il nostro comportamento, è inevitabile. A volte in maniera radicale, a volte solo in alcuni aspetti. Prendiamo ad esempio il successo sempre più diffuso dei pannolini lavabili. Un neonato, in media, consuma circa 6 pannolini al giorno nel primo anno, 5 nel secondo e 2-4 nel terzo. Ciò significa che consuma circa 5000 pannolini usa e getta nei primi 3 anni di vita, 2 tonnellate di rifiuti non riciclabili.

Molte mamme e molti papà hanno scelto e diffondono la scelta dei pannolini lavabili, sempre più pratici e facili da lavare e utilizzare, proprio in un’ottica di riduzione della massa di rifiuti che una famiglia con bambini piccoli produce. Ok, sono impegnativi, vanno lavati, non sempre hai tempo, soprattutto se lavori.

Ma c’è un modo per vivere più consapevolmente, adottare uno stile di vita più green senza impazzire?

5 cose che puoi fare per una vita più sostenibile

autoproduzione

  1. Utilizza il meno possibile articoli usa e getta. Dalle salviette ai pannolini ai fazzoletti ogni famiglia produce circa 2 tonnellate di questi rifiuti non riciclabili all’anno. Se non vuoi optare per il lavabile, scegli usa e getta a basso impatto o compostabili. Esistono diverse soluzioni efficienti in commercio.
  2. Scegli di acquistare cibo biologico, equo e solidale e sfuso ogni volta che puoi. In genere si pensa che il biologico sia più caro, ma acquistandolo attraverso gruppi di acquisto, in piccoli negozi che vendono prodotti sfusi e non confezionati è possibile risparmiare molto.
  3. Autoproduci. Cibo, ortaggi (se hai spazio), giochi, vestiti, … non è difficile e internet è una risorsa straordinaria di tutorial e persone come te che possono darti dei validi suggerimenti. Con un po’ di organizzazione riuscirai a fare talmente tante cose che non tornerai più indietro.
  4. Fai la raccolta differenziata e insegnala ai tuoi bimbi. Limitando gli acquisti di prodotti imballati, autoproducendo, limitando gli articoli usa e getta ti renderai conto di quanto la differenziata diventerà ogni giorno più facile e naturale anche per i bambini.
  5. Ricicla, ripara, riusa. Abbiamo disimparato a riparare. Se un oggetto non funziona più si butta e se ne acquista uno nuovo. E se bastasse un po’ di manualità per rimetterlo a nuovo e farlo funzionare? E se potesse essere usato diversamente? Se potesse diventare un giocattolo del tutto nuovo?

Lo sai che seguendo queste 5 semplici regole puoi arrivare a risparmiare dai 3 ai 5.000€ all’anno?

Baby Bazar è ecologia: vendi quello che non serve più al tuo bimbo

ecologia in famiglia

Baby Bazar è uno degli strumenti che puoi utilizzare con più facilità per iniziare il tuo percorso verso uno stile di vita più sostenibile, o per continuarlo in modo anche redditizio. I negozi Baby Bazar sono punti vendita dell’usato per bambini dove tu puoi portare attrezzature, abbigliamento e giocattoli che il tuo bambino non usa più, esporli gratuitamente e venderli, dandogli una seconda (o terza, o quarta) chance.

A Baby Bazar puoi anche tu decidere di riutilizzare articoli che altre famiglie hanno usato e poi messo in conto vendita, senza rinunciare alla qualità che ti meriti e di cui il tuo bimbo ha bisogno.

Gli articoli per l’infanzia sono beni durevoli che si usano per poco tempo, l’industria dell’abbigliamento è tra le più inquinanti del pianeta, i giocattoli sono quasi sempre in plastica, resistenti e indistruttibili, ma anche inquinanti. Perché non permettere ad altri di riutilizzare questi articoli rimettendoli in circolazione ed evitando la produzione di oggetti nuovi ma identici a quelli che già esistono?

Il riuso è già di per sé uno dei gesti più importanti di rispetto dell’ambiente e consapevolezza. E anche il più facile da realizzare nelle nostre frenetiche vite.

Vivere eco non è sempre una passeggiata, diciamolo. Decidere di intraprendere un percorso di questo tipo può diventare stressante se non si è sufficientemente motivati o ben organizzati. Ma è possibile! Molte famiglie lo hanno fatto e hanno riscoperto il valore del tempo, dello stare insieme, il valore degli oggetti.

Lo so, sembrano chiacchiere. Facile parlare. Però si può provare. Iniziare a piccoli passi, riutilizzando gli articoli per l’infanzia magari, poi iniziare a produrre da sè alcune cose, poi facendo acquisti più eco. Piano piano le cose cambiano e i benefici si fanno più evidenti, anche nel conto corrente.

Tu cosa fai nel tuo quotidiano per rendere il tuo stile di vita più sostenibile? Vuoi raccontarcelo?



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