Mamma single: la mia estate
La scuola è finita da un paio di settimane, e come tutte le mamme mi sono trovata ad organizzare i prossimi tre mesi di vacanza di mio figlio.
No, nessuna serrata tabella di marcia tra i compiti delle vacanze e un nuovo sport estivo. Semplicemente, bisogna trovare il modo di incastrare tutto: il mio lavoro, andare finalmente a mare, i suoi bisogni, e i giorni in cui se ne andrà dal padre. Già, perché noi mamme separate siamo purtroppo abituate a passare diversi giorni lontane dai nostri cuccioli, anche se sono piccoli.
Ma andiamo con ordine. Tutto il mondo sa che Mattia vive con me e con mia madre, tutto quello che lo riguarda è competenza mia e di riflesso della nonna. Questo, insieme al mio essere separata e al fatto che il mio compagno viene solo nei fine settimana, fa di me una madre single? Non lo so, ma mi adeguo.
Per la nostra prima estate al paesello avevo diversi programmi, e tutti includevano lunghe e pigre (per me) giornate in spiaggia con Mattia. Sarei stata una mamma completamente a disposizione del figlio. Se le cose fossero andate come avevo pensato, io mi sarei goduta Mattia tutti i giorni, e per la prima volta dopo anni l’organizzazione estiva non avrebbe implicato il dover chiedere aiuto ad altri.
Ma si sa, i programmi sono fatti per essere stravolti. Ho trovato un lavoro, rigorosamente stagionale e su turni, e quindi tutta l’organizzazione è cambiata: mi alternerò con mia madre nella gestione di Mattia.
Certo, mi rendo conto di essere una privilegiata, perché ho una mamma santa subito che non ha nessun problema a stare mezza giornata con il nipote, anzi, e perché vivo in un posto di mare e quindi non c’è neanche un minimo di sbattimento per organizzare le giornate in spiaggia.
Già programmare le lunghe vacanze scolastiche non è sempre facile, quando poi il carico non te lo puoi neanche dividere con chi ha dato l’altro 50% del dna di tuo figlio… beh è ancora tutto più del solito sulle tue spalle. Nel mio caso fortunato, anche sulle spalle di mia madre.
Ma l’estate per una madre separata significa anche passare un tot di giorni senza l’amata prole. In molti casi infatti è il momento in cui padre e figlio cercano di passare un po’ di tempo insieme. Che sia per un viaggetto, o come nel nostro caso semplicemente qualche giorno insieme a casa sua, è il loro sacrosanto tempo insieme.
E noi mamme? Continuiamo la nostra vita normale, certo seguendo per una volta i nostri ritmi, dormiamo tutta la notte, magari organizziamo quelle uscite con le amiche rimandate da troppo tempo. Ma nessun’altra mamma ci dica “beata te” (e mi è capitato, anche con quell’aria da “io non ho tempo per rilassarmi, sono una vera madre io”).
Non sono beata se mio figlio per stare con il padre deve allontanarsi di 200 km da me, non sono beata se sono abituata a stare anche una settimana intera senza di lui, non sono beata se ho dei ritmi più rilassati ma non mi sento mai del tutto tranquilla.
Non sono beata se dico a mio figlio “promettimi che ti diverti e sei felice” e lui mi risponde “questo non so se te lo posso promettere mamma”.
No, noi mamme separate non siamo mai “beate”, soprattutto in estate.
E anche se proprio in questi giorni Mattia è dal padre e io mi godo (lavoro permettendo) le mie ore di relax, non vedo l’ora che torni, per ricominciare ad impazzire tra incastri di impegni ed organizzazione estiva, come tutti i santi anni.
Grazia Calderaro
Sono Grazia, una mamma di 30 anni. Ho un bimbo di 8 anni, un compagno e un gatto!
Vado avanti a cappuccini a ogni ora del giorno, sono perennemente (e inutilmente) a dieta e, soprattutto, sono innamorata pazza di mio figlio, che a otto anni ancora non ha capito che chi comanda dovrei essere io! Mi trovate anche sul blog Una mamma normale.