Cake pops: le nostre "polpette di torta"
Ieri mattina Samuel si sveglia urlando: "Tortaaaa!" Ebbene si. 45 gradi percepiti, a casa nostra si suda a stare seduti sul divano, e mio figlio vuole una torta per colazione.
Non faccio una spesa degna di questo nome da 10 giorni, quindi non potevo neanche proporre qualcosa di sfizioso e alternativo che non richiedesse l'accensione del forno, quindi mi sono ritrovata a patteggiare: "a colazione mangi latte e biscotti che la torta è pronta per merenda".
Adesso non è della ricetta della torta che vi voglio parlare, è stato un esperimento piuttosto fallimentare, alta poco più di una frittata, non siamo riusciti a staccarla dalla tortiera (e si che da quando uso lo stampo al silicone questo problema lo avevo risolto). Ma ora che farne di una torta sbricilosa che non si tagliava a fette ma si raccoglieva con il cucchiaino? Buttarla mi pareva un peccato mortale: le briciole erano buone e soprattutto non si butta mezz'ora di forno a 200 gradi in una giornata torrida nella pattumiera dell'umido, se devo bollire dentro casa voglio bollire per un motivo.
E' così che ho deciso di fare i Cake pops, palline di impasto che vanno tanto di moda quest'anno e che non avevo mai avuto occasione di fare.
Ingredienti
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una torta, o quello che ne rimane
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100 grammi (più o meno) di cioccolato
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un goccio di latte.
Prima di tutto si mette il cioccolato a fondere a bagnomaria con un cucchiaio di acqua, e nel mentre si sbriciola la torta dentro una ciotola.
Quando il cioccolato è completamente fuso si amalgama alla torta sbriciolata (meglio con le mani). Se l'impasto risulta troppo secco si può aggiungere un goccino di latte.
A questo punto si mette l'impasto ottenuto nel frigo per una mezz'ora, quando si è raffreddato abbastanza basta fare delle palline (polpette di torta come le chiama Gaia).
Le mamme nunite di un minimo di capacità manuali possono prendere in considerazione l'idea di decorare le palline. Ma anche così, semplici e banali, sono squisite (parola di Gaia e Samuel).
Stefania D'Elia
Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.
Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.