Rientro a scuola, le scelte dei genitori
In tutta Italia, tra lunedì scorso e martedi prossimo, i nostri figli ritorneranno sui banchi di scuola. Per alcuni non è una novità, veterani della scuola, saranno entusiasti di riabbracciare il compagmo di banco o gli insegnanti più simpatici, mentre per tanti si incomincia un nuovo percorso formativo: chi spaventato e un po' eccitato entra in prima elementare, chi invece con orgoglio ha raggiunto l'obiettivo della scuola media primaria, chi si trova alla secondaria, la scuola dei “ragazzi”... insomma ce n'è per tutti!
Che si tratti della scuola materna o della scuola superiore, tutti noi genitori ci siamo trovati a compiere delle scelte, a cominciare dai corsi, gli indirizzi di studio, i piani dell'offerta formativa e gli orari che tengono i nostri figli sui libri.
Proprio ieri mi son trovata ad una riunione di scuola, visto l'imminente ingresso del mio Stitch in prima elementare, la preside ha voluto ri vedere i genitori di quei bimbi che proprio non si arrendono all'orario a tempo pieno.
Meglio lasciare i pargoli a scuola in balia degli insegnanti full-time od optare per un orario più soft che li tenga sui banchi solo fino all'ora di pranzo?
Da madre che non ha l'esigenza lavorativa di far accudire il pargolo per così tante ore oltre l'orario solito, non mi son sentita di lasciarlo al tempo pieno. Qualora ci sia la necessità, trovo il servizio a tempo pieno molto utile per i genitori che lavorano, ma se proprio non c'è quella necessità, preferisco seguirlo io e usare il pomeriggio per altre attività, piuttosto che lasciarlo a scuola fino alle 16,30.
Peraltro, mio figlio, mi ha fatto tribolare abbastanza durante l'anno di mensa alla materna e se proprio non è indispensabile, preferisco risparmar(ci) una simile tortura nota come “piatto e pancino vuoto” che ci ha accompagnato durante tutto l'anno scorso.
Nel plesso dove Stitch comincerà il suo percorso di studi, quest'anno, per la prima volta, ci sarà una sola prima. Cosa ancor più curiosa, viste le richieste e le aderenze per il servizio mensa-tempo pieno, la classe sarà così modulata: la maggioranza dei bimbi (24 in totale, tantissimi per una sola classe, ma troppo pochi per formarne due), circa 16 o 17, aderirà al servizio a tempo pieno, pranzando a scuola e facendo attività di esercitazione e ampliamento nel pomeriggio, rientrando a casa senza compiti da svolgere e riposando il sabato, mentre la minoranza alle 13,30 farà lo zaino e uscirà da scuola, frequentando anche il sabato per 4 ore.
Ovviamente il programma di base svolto sarà lo stesso, senza discriminare i bimbi che frequentano il classico orario di 29 ore di base imposte dallo stato.
E voi mamme, che opzione avete scelto? Tempo parziale o tempo pieno? Parliamone qui, raccontateci le vostre esperienze e le vostre scelte .
Ingrid Busonera
Ho 28 anni, sono di Cagliari e ho tre bellissimi bimbi: Alice (2002), Helema (2005) e Nicola (2007). Lavoro nel campo della ristorazione, anche se da qualche mese sono ferma con il lavoro.
Amo moltissimo scrivere. Ho scritto e mi sono raccontata, ho raccontato, cercato consigli, confronti, scontri, e ho sempre cercato di trasmettere qualcosa di me. Potete trovarmi sul blog Mamma che palle.