Storia della Befana, la vecchina più amata dai bambini

La stanno già aspettando, con la sua scopa e il suo naso aquilino, mentre riempie la calza sopra il camino: la Befana è un personaggio mitico che, con il suo carbone dolce, viene ad annunciare la fine delle feste ai bambini. Il periodo natalizio si è concluso, l'anno vecchio è passato, ora è tempo di concentrarsi sul futuro.

Le radici dell'Epifania

Il personaggio della Befana, tipico del folklore italiano, rappresenta il decadimento della natura. Con il suo falò, infatti, viene simbolicamente bruciato il passato e si apre la strada ad un nuovo inizio. La vecchietta con il cappello e la scopa, prima di essere colei che premia i bambini 'buoni' o che punisce i 'cattivi', era una divinità pagana: la dea propiziatrice di una nuova annata agricola.

Non stupisce che l'Epifania, un'usanza antica legata alla fecondità femminile della natura e degli abbondanti raccolti, sia poi diventata una tradizione cristiana molto amata dai bambini. 

Una leggenda, infatti, lega la storia della 'vecchietta volante' con quella cristiana dei Re Magi: Baldassare, Gasparre e Melchiorre, nel viaggio per raggiungere Gesù bambino a Betlemme, siccome si erano persi, chiesero informazioni proprio alla Befana. La vecchia col naso aquilino e le scarpe a punta disse loro dove andare, ma, nonostante le insistenze, decise di non unirsi a loro nel viaggio. Dopo, pentitasi, cominciò a regalare dolci a tutti i bimbi, sperando che uno di loro fosse proprio Gesù.

Oggi, per i più piccoli, uno dei messaggi di questa ricorrenza è sicuramente quello dell'importanza di comportarsi bene. Le mamme possono quindi cogliere l'occasione per far comprendere ai propri figli il valore dell'impegno per il presente e, soprattutto, per tutti i progetti del nuovo anno.

L'Epifania è un ottimo momento per chiudere il tempo delle vacanze, riflettere insieme su quanto vissuto nel periodo natalizio ed affrontare in maniera più serena e consapevole il futuro.

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