Giornata contro la violenza sulle donne: viverla attivamente
Lunedì 25 Novembre si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Anche Baby Bazar ricorda l?importanza di questo evento, indispensabile per difendere la libertà femminile e conoscere meglio le radici culturali che sono alla base dei, purtoppo ancora numerosi, crimini di genere.
Sono proprio gli stereotipi a rappresentare un piccolo seme che può sfociare in gesti talvolta tragici, quando si è convinti di avere il diritto di decidere sulla libertà e sulla vita di un?altra persona. Baby Bazar è contro la violenza sulle donne e sostiene l?importanza di educare le nuove generazioni al rispetto reciproco e all?amore senza sottomissione.
Cosa puoi fare tu?
1. Essere solidale con altre donne, bambine e ragazze. Hai intuito che potrebbe esserci un problema? Non sottovalutarlo e prova a capire se c'è bisogno di aiuto.
2. Partecipare attivamente ai 16 giorni contro la violenza e la discriminazione di genere (dal 25 novembre al 10 dicembre). Verifica quali sono gli eventi organizzati nella tua città e dedicati alla sensibilizzazione sul fenomeno. Sono in programma mostre, spettacoli ed incontri come momenti di riflessione.
3. Educare i bambini alla parità di genere. Di seguito trovi alcune preziose attenzioni da avere in casa al fine di creare conciliazione e sicurezza tra i sessi; è importante che i bimbi crescano senza pregiudizi o comportamenti che nel futuro potrebbero alimentare relazioni patologiche a casa, a scuola, sul lavoro e nella società.
Spunti per educare i bambini alla parità di genere
1. Dimostrare in famiglia la cooperazione tra mamma e papà, suddividete i compiti in modo equo e mostrate che prendete assieme le decisioni. Sentitevi corresponsabili dell'andamento delle cose e fate capire ai figli che l?importanza e l'autorità di mamma e papà sono uguali.
2. Educare alla cultura delle emozioni, senza reprimere quelle negative perché anche queste hanno bisogno del loro spazio per essere espresse. Se fin da piccoli si apprende che la rabbia, la paura, la noia vengono riconosciute e legittimate, si riesce a verbalizzarle e a gestirle, evitando gesti impulsivi.
3.Insegnare l?empatia, quindi educare a riconoscere lo stato d?animo degli altri e ad accoglierlo. Fatelo nei confronti delle emozioni dei vostri bimbi e raccontate a loro le vostre; non fingete di essere sempre di buon umore e positivi, ma spiegate la ragione delle vostre giornate tristi, nervose o preoccupate.
4. Le differenze hanno un grande valore. Valorizzate l?altro nella sua diversità etnica, di pensiero, di cultura, linguistica, di genere e così via. Abituate i vostri bambini a stare in contesti dove le differenze tra le persone sono la normalità.
5. Accettare i limiti propri e altrui, saper dire "io non ce la faccio". Abituateli a non avere paura ad ammettere le loro inscurezze e le loro fragilità. Ammettete anche le vostre.
6. Proporre alcuni libri pensati per abbattere gli stereotipi di genere e far sentire i bimbi a proprio agio nelle loro inclinazioni. Eccone alcuni:
- Un compleanno nella giungla di Simona Miola. Beatrice è la protagonista di un?avventurosa esplorazione in giardino che le dà la possibilità di decidere liberamente come divertirsi.
- Nei panni di Zaff di Manuela Salvi e Francesca Cavallaro. Il protagonista vuole diventare una principessa e per questo è soggetto ai commenti e ai pregiudizi di chi gli sta intorno. Un bel giorno, però, incontra una bambina che vuole fare il portiere di una squadra di calcio e che è felice di cedergli il "suo posto" di piccola principessa.
- Mi piace Spiderman e allora? di Giorgia Vezzoli e Massimiliano di Lauro. Cloe è una bambina che per il suo primo giorno di scuola elementare sceglie uno zainetto di Spiderman nonostante genitori e amici siano convinti che "è da maschio".
- Biancaneve e i 77 nani di Davide Calì: immaginate la reazione della fanciulla di fronte a 77 letti da rifare, 77 pasti da preparare, 77 abiti da stirare? Si ribella! Questa favola classica viene reinterpretata per educare i bambini al rispetto per chi si prende cura di loro, uomo o donna che sia.
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