Storia di un amore bambino
Tu così piccolo e solare che con gli occhi pieni di fiducia mi domandi “c’è oggi a scuola E.?”. Ti dico di si, che probabilmente è già li che ti aspetta davanti alla porta come tutte le mattine. Sorridi. Penso di aggiungere altro ma non ne ho il coraggio. Ne parleremo domani, mi dico, e intanto un nodo bloccato in gola mi smorza le parole.
Come immaginavo lei è li, i vostri occhi si illuminano mentre vi abbracciate, difficile credere in un amore così profondo in una scuola materna eppure è davanti ai miei occhi. Io e la sua mamma ci scambiamo uno sguardo d’intesa, perché non serve dirsi molto, tra tutti i bambini vi siete scelti e quello che vi lega è speciale.
Vi lasciamo sapendo che vi prenderete cura l’uno dell’altra, qualche parola scambiata tra di noi grandi “quanto manca?” “Un paio di settimane, la casa è sepolta dagli scatoloni.”
Ti abbiamo regalato un mappamondo per farti vedere dove andrà E., ma non so quanto hai capito, mi chiedi quando andremo a casa sua. Io ti ascolto e penso e quanto tempo ho lasciato passare prima di invitarle a noi, ho sempre pensato ci fosse tempo, ora il vostro tempo sta per scadere e vorrei aver accumulato più ricordi, più foto di voi due da mostrarti quando non sarà più qui, vorrei essere stata più presente.
Fantastico sul vostro futuro come se fosse uno di quei romanzi che piacciono tanto a me, voi due che vi ritrovate, uniti dal filo sottile e resistente che lega le persone destinate a stare insieme. Mi immagino l’incipit della vostra storia “la prima volta che ci siamo lasciati avevo 5 anni... ma poi sei tornata da me...”
Possono due bambini di cinque anni insegnare qualcosa sull’amore ai grandi? Voi lo avete fatto con la leggerezza dei vostri sentimenti con la semplicità con cui affrontate tutto, voi che vi guardate con gli occhi innamorati dei bambini... voi che vi affidate a noi per rimanere in contatto e io ve lo prometto, non vi deluderemo.
Stefania D'Elia
Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.
Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.