Pasqua: le uova chi le porta?

Sabato 04 Aprile 2015

Una volta era più semplice:

il topolino dei dentini quando cadeva un dente da latte.

Santa Lucia, la Befana e San Nicola, che più o meno si smazzano le zone,

un po' di confusione tra Babbo Natale e Gesù Bambino finché non si è arrivati alla conclusione che Gesù Bambino la notte della vigilia era troppo occupato a nascere per potersi occupare anche dei regali per tutti gli altri bambini.

Poi dall'America sono arrivati la fatina dei dentini, a fare concorrenza al topolino, e il "coniglietto pasquale"

Il coniglietto pasquale ha destabilizzato le abitudini consolidate di molte famiglie: si comprano le uova di Pasqua, si danno ai bambini, in giornate non definite e il giorno di Pasqua si aprono le uova alla ricerca della meravigliosa sorpresa. Poi è arrivato lui, il coniglietto pasquale. Lui nasconde le uova in casa (o al parco che sia) e i bambini le devono cercare.

E' passato anche nella scuola di Samuel (martedì scorso per ovvi motivi organizzativi), cosicché tornando a casa mi chiede "passerà anche a casa nostra il coniglietto?" "Ehm, no, si, si insomma... certo!" "E allora perché le uova sono già sul mobile?" E le indica, nel caso il concetto non fosse chiaro. Già perché?

Sono quasi tentata di spiegarle che "il coniglietto pasquale fa parte di una multinazionale estera, che ha da poco cercato di conquistare il nostro mercato rurale. I piccoli commercianti (i genitori) si stanno opponendo al suo avvento rivendicando la loro posizione di unici distributori di uova nella nostra zona (casa nostra)". Ma non sono pienamente convinta che afferrerebbe il concetto, e a fare grafici non sono brava.

Quindi? Come si risolve? Chi porta le uova a Pasqua? Che siano i genitori, i nonno o il coniglietto... mi raccomando, non fate indigestione! Buona Pasqua!




Stefania D'Elia Stefania D'elia su Facebook

Stefania D'Elia

Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.

Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.