Adottare un gatto: fiv, felv e pregiudizi
Nel precedente articolo abbiamo parlato di gatti e delle cose da fare quando si trova e si decide di tenere con sè un nuovo componente della famiglia. Oggi parleremo dei "rischi" che di possono correre adottando un animale. Partiamo col dire che il principale "rischio" è quello di ritrovarsi irrimediabilmente innamorati del nuovo venuto, questa è una malattia che, fortunatamente, non conosce cura.
Prendere un micio di strada porta inevitabilmente con sé i rischi legati al fatto di non conoscere appieno il suo stato di salute. Sicuramente ci si deve porre in animo di trattarlo con antipulci e vermifugo. Dopodiché c'è l'incognita fiv e felv.
Va sicuramente fatto il test. Ma fino ai sei mesi di età non è attendibile. Mentre la per felv (leucemia felina) c'è il vaccino, per la fiv (AIDS felina) no. C'è da dire che la felv e' di sicuro più contagiosa e che alcuni veterinari considerano il vaccino non valido al 100%. La fiv invece non è altamente contagiosa, sopratutto se i mici sono castrati e di buon carattere (quindi non rischiano di scatenarsi in gravi e violente liti). Su un micio adulto va anche considerato il periodo finestra che è proprio di 6 mesi circa; ciò significa che io posso prenderlo con me e testarlo oggi... ma il test va rifatto a distanza di 6 mesi e senza che il micio in questione stia a contatto con mici a rischio per essere sicuri della sua attendibilità.
Un micio di allevamento non dovrebbe avere di questi problemi... ma di fatto, dipende dalla serietà dell'allevatore. Purtroppo è capitato che ci fossero mici presi in allevamento e pagati a peso d'oro portatori di felv o di tare legate a problemi genetici specifici della razza (ad esempio rene policistico nei persiani; problemi cardiaci in Maine Coon, Norvegesi delle foreste o Devon rex, ecc ecc....)
Purtroppo ogni gatto può avere il suo tallone di achille e nemmeno l'allevamento può garantire il perfetto stato di salute dell'animale.
I principali pregiudizi legati ai mici di strada se escludiamo la fissa che sono animali gravemente malati e portatori di pestilenze, si muovono verso la toxoplasmosi e il loro carattere.
Per quanto riguarda la prima tutto nasce nel momento in cui l'umana femmina decide di avere un bimbo e si ritrova poco informata e con un ginecologo meno informato di lei. Forse non tutti sanno che è molto più facile prendere la toxo attraverso gli alimenti anzichè dal micio di casa, anche perchè si dovrebbe pulire la vaschetta del micio a mani nude e poi portarle alla bocca senza lavarle; cosa che nessuno sano di mente farebbe mai.
Per quanto riguarda il carattere si pensa che i mici di strada siano tutti selvatici e per nulla socievoli. Niente di più falso. Oltre ad esserci per strada fior di mici che altro non desiderano che una famiglia che li riempia di coccole, posso affermare che anche i più schivi di carattere se seguiti con amore e pazienza diventano dei grandissimi coccoloni e questo lo possono testimoniare molte delle famiglie che hanno adottato questi soggetti da noi!)
Sempre nel 1999 inizio gli studi di Veterinaria (non ancora ultimati per via del mio impegno e dei vari lavori che faccio per mantenere me e le creature di cui mi occupo!).
Nel 2007 fondo ufficialmente l'associazione La Grande Cuccia per cercare di dare forma a tutto quello che ho sempre fatto e che continuo a fare per gatti e piccoli animali. E nonostante mille ostacoli continuo a fare tutto cio' che e' in mio potere fare per le creature che io ritengo più bistrattate e meno comprese: felini (sopratutto se sono caratteriali, anziani oppure fiv o felv positivi) e piccoli animali, creature che in realtà sono molto impegnative e delicate ma pochi lo comprendono (anche su di loro avrei una miriade di cose da dire!!!!)
Alessia e' questa.... un vulcano che non riesce a stare fermo di fronte ad una creatura in difficoltà... spesso mi scontro con grandissimi ostacoli... ma combatto fino a che la creatura in questione non è al sicuro :)