Mark and Rhea, diventati ricchi giocando con i propri figli
Si parla tanto di privacy con l'utilizzo sempre più frequente dei canali social online e di come sia pericoloso inserire foto e video dei propri figli. Ma non sempre tutto ciò può portare a degli svantaggi; la storia di questa famiglia ne è la dimostrazione concreta.
Mark e Rhea, due filippini che ora vivono negli States hanno due figli e, dopo pochi mesi dalla nascita del primo, hanno aperto un canale Youtube per mostrare la loro vita, il loro modo di interagire con loro giocando. Una sorta di diario di famiglia interattivo nato un pò per passione come tanti blog realizzati da mamma e papà.
iloveMayThing, il nome del canale, vanta ad oggi più di 340.000 iscritti. 14 playlist in cui si mostrano furgoni, trenini e macchinine, giocattoli per lei e quelli più ambiti da tutti i bimbi.
Il loro successo è stato clamoroso, tanto che nel giro di 7 anni hanno collezionato una quantità incredibile di visite a tal punto da guadagnare 1 milione di dollari grazie alla pubblicità Youtube contenuta nei video. A tutto ciò si aggiunge l'interesse di molte aziende di giocattoli vista la crescente visibilità del canale. A Mark e Rhea arrivano periodicamente giocattoli gratis; la speranza delle aziende è di vederli online assieme ai due bimbi protagonisti del canale video.
Mark posta 2 video al giorno di 7/10 minuti, gioca con i propri figli in casa e all'aperto. Loro corrono e si divertono a più non posso.
E' proprio questo il segreto del successo: la felicità. Video semplici che ritraggono l'amore per i figli; video commentati da altri genitori desiderosi forse di scoprire realtà come la loro o di acquistare il prossimo giocattolo che farà impazzire il proprio figlio.
Giocare con i propri bimbi è forse la cosa più semplice e naturale che possa esistere; vederli volare con la fantasia e nel frattempo insegnargli una lingua, nuovi vocaboli ed espressioni.
Viene da chiedersi cosa se ne faranno di tutti questi giochi e cosa si inventeranno una volta che i figli saranno cresciuti; passeranno al riciclo di giocattoli usati e alla promozione dei libri di scuola? Mah, staremo a vedere.