Fenomenologia delle mamme: gli ultimi giorni di scuola

Sabato 06 Giugno 2015

Fine della scuola, alcune mamme (io) si trascinano stancamente al cancello per consegnare per le ultime volte i figli alle amorevoli cure delle maestre, sul viso l’espressione vispa di un’ultracentenaria in casa di riposo. Nella mente nefasti pensieri sul periodo estivo “riuscirò a gestire tutto?” Nonostante sia ormai qualche anno che che superino indenni l’estate queste mamme non riescono a farsene una ragione: sono nonostante tutto delle brave mamme.

E’ in questo periodo che le mamme ai cancelli danno il meglio di sè. La distinzione sociale appare se possibile ancora più netta rispetto ad altri periodi. Ecco gli esemplari che è possibile incontrare.

La mamma organizzatrice. Di prima mattina mentre tu fatichi a tenere gli occhi aperti arriva urlando e interrompendo il dialogo tra te e il muro che ti sta sostenendo. Nel tempo che impieghi per aprire un occhio ti ha già parlato della pizza di classe, del regalo alle maestre, di una gita in montagna per cementare il rapporto trai genitori della classe e ti ha fatto firmare la lettera di protesta contro i libri della vacanze che a suo dire sono poco colorati.

Non sai nemmeno come ma ti trovi coinvolta in una serata per scrivere dei cartelloni, per non hai ben capito cosa. Tu decidi di fare quello che ti riesce meglio, ti convinci di non averla mai vista e se ti chiede qualcosa ti fingi morta.

La mamma latitante. Se si raccolgono offerte per il regalo alla maestra non ha mai spiccioli con sè. Se si organizza la festa di fine anno è impegnata. Salvo poi vederla abbuffarsi intorno al tavolo imbandito perché “non so come ma sono riuscita a liberarmi proprio all’ultimo minuto”.

La mamma super fashion. Abbronzatura dorata, unghie di mani e piedi laccate con uno smalto in tinta con la borsetta. Passo leggero e grossi occhiali da sole ultimo modello; non cammina, ma levita, figura eterea in mezzo ai genitori con l’ascella pezzata.

Tu in contrasto mostri con orgoglio un principio di eritema solare e un paio di occhiali da sole con la stanghetta rotta. Lo smalto è in tinta con la borsetta che è finita nel bidone 4 estati fa perché troppo logora, però ti piace ancora, o almeno te lo continui a ripetere visto che non hai avuto tempo di comprarne uno nuovo. Non cammini, arranchi stancamente tenendo saldamente in mano una bottiglietta di acqua che è la tua ancora di salvezza.





Stefania D'Elia Stefania D'elia su Facebook

Stefania D'Elia

Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.

Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.