Non bambini... ma soldatini!

Giovedì 22 Ottobre 2015

Non bambini, ma piccoli soldatini.

Non sembra anche a voi?

Ci dicono quanto devono mangiare, dormire, giocare. Sono ancora nella pancia e già la loro vita è costellata da grafici e misure: quanto devono essere grandi, quanto lunghi, quanti movimenti devono fare e qual è il momento giusto per girarsi.

Ci dicono quando devono uscire, come se avessero una data di scadenza (uguale uguale alla mozzarella di bufala), anche se loro magari nella pancia ci stanno una meraviglia. Con Gaia ci hanno fatto l'induzione 9 giorni dopo il termine, avessi saputo a cosa stavamo andando incontro l'avrei lasciata tranquilla un altro paio di giorni, tanto liquido ne aveva quanto ne voleva.

Quando nascono ci dicono quando devono tenere dritta la testa, quando stare seduti, il momento esatto per iniziare lo svezzamento, quando magari noi con il latte materno ci troviamo alla grande!

Quante verdure mangiare e quali, l'ordine esatto di introduzione alimenti come se dare il semolino il venerdì invece che il sabato fosse un peccato mortale.

Sono uno spirito ribelle che ha cominciato lo svezzamento a cena invece che a pranzo. Mia figlia sta bene lo stesso.

Ci dicono quanto devono stare attaccati al seno come se fosse una medicina da dispensare con il contagocce. Come un antibiotico.

Ci dicono che un bambino deve dormire in camera sua, che stare tutti nel lettone fa male alla coppia. Invece male alla coppia lo fa avere gente intorno che giudica costantemente.

Ci dicono quando deve dire la sua prima parola, quale deve essere, e quando è il momento di dire frasi complete.

Se saltano un passaggio non va bene. Se fanno le cose con calma non va bene.

Se vogliono camminare prima del "tempo" è sbagliato. Se iniziano a camminare dopo i 18 mesi qualcosa non va e bisogna intervenire.

Poi ci dicono che non abbiamo dei bambini, che abbiamo dei pecoroni che seguono la massa, che non hanno fantasia e spirito di iniziativa.

Che devo dire? Io inizio ad esserne un pochino stufa...





Stefania D'Elia Stefania D'elia su Facebook

Stefania D'Elia

Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.

Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.