Che lavoro fai? Aiuto le mamme...online. E non solo.
Che lavoro fai? Ho sempre invidiato chi può rispondere in modo secco: "lo psicologo, "l'ingegnere", "l'insegnante"... Io ci ho sempre messo tante parole in più, ottenendo una comprensione dell'interlocutore minima e un mio evidente imbarazzo.
Il fatto è che ho sempre scelto percorsi un po' particolari, poco battuti, ma soprattutto poco noti alla maggior parte dei non addetti ai lavori. Dopo due lauree umanistiche, per diversi anni ho lavorato come libera professionista in campo biblioteconomico e, contemporaneamente, anche come contrattista e assegnista di ricerca all'università, nello stesso settore.
Primi sguardi assenti? "Che fa questa??"
Poi, per diversi motivi, molto seri, ma noiosi da elencare, ho deciso di lasciare quella strada. Ovviamente non avevo idea di cosa avrei fatto, dato che, a parte una breve parentesi in giovanissima età, in cui ho passato una settimana estiva a fare animazione in un campo scuola per bambini, mi ero sempre e solo occupata di libri antichi e moderni, catalogazione, risorse elettroniche, ricerca universitaria e affini.
Mentre cercavo di capire cosa fare, mi sono sposata e giusto poco dopo ero in attesa del mio primo figlio. Ho notato che non riuscivo a trovare informazioni utili e pratiche, legate al territorio in cui vivo, relativamente alla gravidanza e a quel che ne consegue. I siti istituzionali non erano ben strutturati e sentivo la mancanza di confronto con altre donne che stessero vivendo la stessa situazione.
Quasi per gioco ho aperto un gruppo su Facebook, che si chiamava “Club delle Mamme di Macerata e provincia", che si è rapidamente allargato, comprendendo sempre più iscritti. Sono passata quindi all’apertura di un blog e successivamente all'acquisto di un mio dominio, costruendo il mio attuale sito, www.mammemarchigiane.it , diventato rapidamente una sorta di community per le mamme, i genitori, e le future famiglie di tutte le Marche: una realtà virtuale dove incontrarsi, confrontarsi e trovare informazioni e servizi, i quali si concretizzano a volte anche al di fuori del web.
Il Club delle mamme marchigiane è diventato il mio lavoro
Il sito raggiunge oggi una media di 20.000 visite al mese e già dopo un anno dalla sua apertura ho iniziato a vivere le sua gestione come un vero lavoro. Aziende e professionisti investono nella promozione del portale, avendo questo un seguito piuttosto corposo e soprattutto molto specifico. Tra l'altro questa attività mi ha portato anche ad avere altri impegni lavorativi, infatti mi occupo di comunicazione e webmarketing anche per altre realtà.
All'interno del sito è possibile trovare informazioni di diverso tipo, dagli eventi culturali a quelli di svago a misura di famiglia in tutta la Regione Marche, ma anche articoli di approfondimento, scritti da me o dai professionisti partner del portale. Mi è capitato ad esempio di redigere articoli relativi alle scuole montessoriane esistenti in regione, costruendo una mappa di tutti i nidi, le materne e le scuole primarie che adottano il Metodo, oppure sull'homeschooling, approfondimenti sullo svezzamento, interviste alle mamme che mi seguono, invitandole a raccontar e il loro parto a domicilio (e a spiegare come si fa nella provincia in cui abitano) o nelle strutture ospedaliere locali e molto altro.
La parte interattiva del sito si estende sui social network ad esso collegati: attraverso facebook soprattutto, ma anche twitter, google+ e instagram, le mamme interagiscono fra loro e condividono le proprie esperienze. Tutto quello che si trova nel sito e nei suoi canali social è accomunato dal fatto che si tratta di informazioni non generiche, ma utili e interessanti per chi vive nelle Marche.
A conferma dell'efficacia della mia scelta, sono arrivati negli anni diversi riconoscimenti, che vanno dall'interessamento di altre realtà dedite alla maternità e all'infanzia in Regione, ai ringraziamenti dalle mamme che mi seguono, fino al "Golden Media Marche", settore web, premio per le eccellenze regionali nella comunicazione, che ho ricevuto a novembre 2015.
La soddisfazione più grande però è quella di essermi messa in gioco e di essere riuscita a creare una realtà professionale su misura, che mi permette una buona conciliazione di tempi di lavoro e di vita, nuovi stimoli costanti e crescita. E in genere questo pensiero riesce anche a togliermi in pochi secondi dall'imbarazzo di dover rispondere a chi mi chiede a bruciapelo che lavoro faccio!
Silvia Alessandrini Calisti
Sono mamma, web writer, ex bibliotecaria; amo conoscere cose, persone, situazioni e mettermi in gioco ogni giorno.
Nel magazine di Baby Bazar parlerò di percorsi della maternità a metà strada tra vita reale e web. Argomenti di cui parlo anche nel blog che curo: Club delle mamme Marchigiane.