Milano è una città amica dei bambini
Per fortuna una grande città può essere anche il posto ideale dove crescere dei bambini, una città vicina ai bambini, dal punto di vista legislativo, dei servizi e delle risorse dedicate ai più piccoli. L’Unicef ha riconosciuto Milano come “città amica delle bambine e dei bambini".
Un anno fa la il Comune ha iniziato un percorso promosso dal Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia per trasformare la metropoli lombarda in un luogo sempre più a misura di bambino. “Una città vivibile per i bambini è una città vivibile per tutti” ha detto il sindaco Giuliano Pisapia dopo aver ricevuto la notizia della nomina dell'Unicef.
Come una città diventa amica dei bambini
Diventare ‘amica dei bambini’ è un percorso lungo e lungimirante, che coinvolge tutti i settori. Una città deve attuare i nove passi indicati dall’Unicef.
- Sostenere la partecipazione attiva dei bambini nei processi decisionali che li coinvolgono
- Sviluppare un quadro legislativo che promuova e protegga i diritti dei bambini
- Sviluppare una strategia a lungo termine per la costruzione di una città amica dei bambini sulla base della Convenzione per i diritti dell’infanzia
- Sviluppare strutture permanenti per assicurare un’attenzione alla prospettiva dei bambini
- Fare valutazioni periodiche dell’impatto sull’infanzia di leggi e politiche
- Assicurare un bilancio adeguato a favore dell’infanzia
- Stilare un regolare rapporto sulla condizione dell’infanzia
- Diffondere la conoscenza dei diritti dell’infanzia
- Sostenere le Ong e le istituzioni indipendenti che difendono i diritti umani e promuovono i diritti dei bambini.
Una Città amica delle bambine e dei bambini garantisce il diritto di ogni giovane cittadino a:
- Influenzare le decisioni adottate nella sua città
- Esprimere la sua opinione sulla cittàche vuole
- Partecipare alla vita familiare, comunitaria e sociale
- Avere accesso ai servizi di base come la sanità,l’istruzione e la casa
- Bere acqua potabile e usufruire di adeguati serviziigienici
- Essere protetto da sfruttamento, violenza e abuso
- Camminare sicuro per le strade da solo
- Incontrare gli amici e giocare
- Avere spazi verdi per piante e animali
- Vivere in un ambiente non inquinato
- Partecipare agli eventi culturali e sociali
- Essere un cittadino con pari diritti e accesso a ogni servizio, senza discriminazione per etnia, religione, reddito, genere o disabilità (Unicef.it)
Le azioni del Comune di Milano in questi anni
Molte sono le azioni portate avanti dalla città di Milano negli ultimi anni. "Tra gli esempi che mi piace ricordare - ha ricordo infatti Pisapia - ci sono certamente la cittadinanza onoraria ai bambini nati in Italia da genitori stranieri e la nomina del Garante dei diritti per l'Infanzia e l'adolescenza. E poi il Muba, i Consigli di zona dei ragazzi e delle ragazze, il bike sharing dedicato ai piccoli".
È stato introdotto un sostegno al reddito per famiglie in difficoltà affinchè non fossero i più piccoli a pagare le conseguenze di un periodo di crisi. Sono stati avviati progetti diversi con diversi obiettivi, tra cui favorire l'accesso allo sport e alla cultura, combattere la dispersione scolastica, prevenire il disagio minorile, dare voce ai bambini affinchè potessero dire che città vorrebbero.
La nomina dell’Unicef è una grande vittoria per una metropoli che sfata il mito di una grande città fatta solo per adulti, manager, lavoratori. Una città che vuole invece cambiare rotta per diventare sempre più vivibile e godibile da parte di tutti, grandi e piccoli.
Annalisa Aloisi
Sono Annalisa Aloisi, ho 38 anni, un marito, 2 bambini di 11 e 8 anni e due gattoni. Sono appassionata di libri, montagna, medicina e guarigione naturale e sono Master Reiki.
Alla perenne ricerca della mia strada, in continua revisione di me stessa, sogno di poter un giorno lavorare con le mie passioni..