5 libri meravigliosi e forti sul rapporto madre-figlia
Gratificante, travolgente, impegnativo, vitale, complice, sfibrante, logorante, faticoso, a tratti esasperante. Un rapporto madre-figlia è tutto questo.
Il giorno in cui mi hanno detto che sarei diventata madre di una bambina, mi sono immaginata comprensiva e complice, ripromettendomi di non perdere di vista il ruolo di gravità permanente che avrei rappresentato per lei.
Mamma e figlia: esiste il libretto d'istruzioni?
Poi è arrivato ciò che il sogno ad occhi aperti non aveva contemplato: i capricci, il disordine, le piccole sfide, abbinamenti di vestiti improponibili, i suoi gruppi di whatsapp sul mio telefono (perennemente scarico), e all’improvviso anche una risposta impertinente e un sorriso malizioso. A poco a poco viene fuori la piccola donna che è mia figlia: autonoma, indipendente, un po’ testarda, spesso spavalda.
Ed ecco che mi ritrovo allo sbaraglio, alla ricerca di ricette e libretti di istruzioni che non troverò, neanche nei saggi della psicologa che sull’argomento ha scritto abbondantemente. Sembra ieri che ero io quella pronta a sfidare le regole e i divieti dei miei, giurando a me stessa che da madre sarei stata diversa.
Eppure, oggi come non mai, mi riscopro nei pensieri e nelle parole più simile di quanto credessi a mia madre: ho i suoi limiti probabilmente, ma anche le sue infinite energie. Eppure quello che ho con la mia bambina è un unicum, che lascia poco spazio a soluzioni e risposte già sperimentate.
L’avventura nel multiforme mondo della maternità dischiude infinite possibilità di relazione tra madre e figlia: un legame simbiotico, pieno di contraddizioni e sfide, che rimane comunque indissolubile e incondizionato, pietra miliare della nostra personalità.
Libri che raccontano il rapporto madre-figlia
Ecco dei titoli di narrativa particolarmente geniali nel metterne in luce alcuni aspetti. Nessuno di questi può rappresentare in toto una relazione così complessa, ma spesso la lettura aiuta a scandagliare l’anima, si fa faro nelle zone di buio. Il resto lo faremo noi, chiudendo il libro e iniziando a vivere, sentendoci cresciute, e un po’ più pronte a guardarci dentro in questo nuovo amore.
- "Il ballo", di Irène Némirovsky. Un’autrice che ha dalla sua un po’ di titoli sulla relazione madre-figlia, avendo avuto una madre completamente anaffettiva. Un racconto definito “perfetto”, asciutto e graffiante sulla vendetta perpetrata da una quattordicenne ai danni della sua vanitosa ed egocentrica madre.
- "L’amore molesto", di Elena Ferrante. Un libro molto impegnativo, che segue il flusso di coscienza di una trentenne dopo la morte della madre, ripercorrendo le tappe di un rapporto simbiotico ma estremamente conflittuale. Molti degli elementi di questo libro si ritrovano poi nella celebre quadrilogia della stessa autrice (L’amica geniale, Storia del nuovo cognome, Storia di chi fugge e di chi resta, Storia della bambina perduta), che con uno stile molto più accessibile, e in un contesto molto più ampio, riprende lo stesso rapporto contraddittorio.
- "La cucina color zafferano", di Yasmin Crowther. Una storia ambientata tra Inghilterra e Iran, per chi ama le atmosfere e le nostalgie orientali. Mette in luce la difficoltà generazionale di due donne, che pur amandosi, non condividono le stesse radici. Uno stile evocativo e poetico che ci parla di integrazione, di nostalgia, e della difficoltà di capirsi quando ci sono stati troppi silenzi.
- "Amy e Isabelle", di Elizabeth Strout. Una madre e una figlia adolescente, e tutto il non detto di questa relazione, con il suo bagaglio di incomprensioni, competizioni inevitabili, complessi esistenziali irrisolti. Affrontate questa lettura solo se siete pronte a scavare dentro di voi con sincerità, e ad accettare anche quelle verità sulla vita di un’adolescente che potrebbero rivelarsi poco poetiche.
- "Paula", di Isabelle Allende. Questo famoso romanzo della Allende, che ripercorre i giorni della malattia della figlia, possiede tutto il dolore impotente di una madre che assiste all’inevitabile: ci sono i ricordi, la famiglia, le parole, i silenzi: un vissuto che non potrà lasciare indifferente nessun lettore.
Ho scelto solo cinque romanzi, ben consapevole che la letteratura è piena di titoli che trattano questo argomento, che ne analizzano le conflittualità e l’eredità inevitabile che riceviamo e che doniamo nella maternità. Li ho scelti pensando a quelli che ho più amato, ma anche spaziando tra scritture più o meno impegnative, anche se nessuna rappresenterà quello che c’è tra me e la mia (per ora) bambina, rimanendo certa del fatto che in ognuno di questi potrò riconoscermi e imparare qualcos’altro di noi.
Gabriella D'Ippolito
Mi chiamo Gabriella D'Ippolito. Bibliotecaria per passione e per professione. Sono mamma di tre bambini.
Nel tempo libero faccio la moglie, la manager per gli eventi mondani dei miei figli e la lettrice compulsiva. Vivo con la consapevolezza che, nonostante tutto, questi sono i miei anni migliori.