Parto naturale dopo il cesareo: si può!
Oggi vorrei parlarvi di VBAC; non sto parlando di nessuna pratica strampalata , nemmeno di una moda del momento, ma di una "pratica" importante e fondamentale nella vita di molte donne. Per VBAC (Vaginal Birth After Cesarean) si intende il parto naturale, o la nascita per via vaginale dopo un cesareo.
Non si tratta di nessuna moda del 21° secolo, seppur molti lo vedano ancora come una "pratica hippy". Già a partire dagli anni '70, grazie ad una donna americana Nancy Cohen è partito un movimento, una ricerca importantissima, che ha permesso alle donne di tutto il mondo di poter partorire naturalmente dopo un cesareo o più.
Sì, perchè ad oggi è possibile partorire naturalmente anche dopo 2 o 3 cesarei (VBAC2- VBAC3). A livello internazionale, studi, ricerche e supporto verso le famiglie vengono sostenute dall'associazione ICAN, a livello italiano invece dall'associazione nazionale Innecesareo onlus, con cui collabora anche la nostra associazione (Giglio d'Iside). In questi link potrete trovare le indicazioni scentifiche del Royal College of Obstetrician & Gynaecologist e del Royal College of Midwives.
Il parto: noi donne lo sappiamo fare!
Ma facciamo un passo indietro... da secoli ci viene inculcato e fatto credere che non esiste dolore più grande del parto e del travaglio, che partorire fa male e ci aspetta un travaglio lungo ore o addirittura giorni e ciò porta moltissime donne a scegliere un cesareo o un parto medicalizzato con epidurale.
Se aggiungiamo poi l'abuso di medicalizzazione del parto, di interventi non necessari si arriva ad una soglia altissima, che porta l'Italia al primo posto in Europa come percentuale di cesarei (36,7% nel 2015), ben oltre alla soglia raccomandata dall'OMS del 15%...
Prima di parlare di parto naturale dopo il cesareo o vbac però è importante capire come funziona il parto e come mai spesso si giunge ad un cesareo. Il parto rappresenta una fase fondamentale nella nascita di un bambino. Il corpo della donna, come quello di ogni mammifero è preparato ad affrontare un parto in maniera naturale.
Tutte le fasi della nascita (ma non solo) sono regolate da un ormone importantissimo, l'ossitocina, l'ormone del piacere prodotto dall'ipotalamo, che ne regola ogni fase e determina contrazioni, dilatazione ecc, ma che, sotto stress è in grado di bloccare il tutto...
Ogni donna, se lasciata libera di gestire ogni fase nella nascita e guidata semplicemente ad ascoltare i segnali che il suo corpo le invia, è in grado di partorire naturalmente, se però tale donna giunge con mille timori riguardante i dolori e le possibili conseguenze e si aggiungono inutili interventi medici come monitoraggi costanti, flebo, visite continue ecco che il corpo della donna, che avverte il pericolo, blocca il rilascio di ossitocina rendendo dilatazione e espulsione difficoltosi o addirittura impossibili.
Partorire naturalmente dopo un cesareo è sicuro?
È più rischioso un parto naturale o un cesareo? Le mamme che vanno ad approciarsi ad un VBAC la prima cosa a cui pensano sono proprio gli eventuali rischi. L'OMS raccomanda il VBAC fino a 2 cesarei pregressi nei casi di precedente taglio cesareo longitudinale.
Il rischio maggiormente pubblicizzato è quello della rottura dell'utero, ma in realtà la percentuale di tale rischio rappresenta lo 0,2% - 0,5%: ovvero solo 2-5 donne su mille vanno incontro a questa possibilità, eventualità inoltre, che può essere, nella maggior parte dei casi diagnosticata in corso di travaglio, ricorrendo quindi ad un eventuale cesareo.
Quali sono invece i rischi di ripetuti cesarei? Va tenuto in considerazione che il parto cesareo rappresenta in tutto e per tutto un intervento chirurgico che, oltre ai classici rischi di un intervento addominale riguardanti reazioni avverse all'anestesia, porta possibili conseguenze sia per la madre che per il bambino.
La madre infatti va in contro a tempi di ripresa molto più lunghi rispetto ad un parto naturale, un rischio emorragico maggiore, ma rischia soprattutto la formazione di trombi ed il danneggiamento di organi circostanti e complicazioni per le gravidanze successive.
Ma non solo, anche il piccolo, a cui non vengono rispettati i tempi di nascita rischia ferite causate dall'incisione. Ecco perchè è fondamentale che il bambino nasca non solo in modo naturale ma, anche laddove il cesareo sia fondamentale, avvenga nei tempi stabiliti dal bambino.
Sì perchè, per quanto il travaglio rappresenti uno stress per quest'ultimo, lo aiuta a prepararsi alla vita. Ricordiamo infatti che il feto per 9 mesi è abituato a vivere in un ambiente ovattato e protetto, con una temperatura costante di 37°, avvolto dal sacco placentare cullato dal liquido amniotico, con un contatto costante , nutrimento costante attraverso il cordone ombelicale rassicurato dal dolce sottofondo del battito cardiaco e dalla respirazione della mamma.
Immaginiamoci ora un bambino che improvvisamente si ritrova scaraventato in un mondo freddo pieno di stimoli luci e rumori e staccato da ciò che lo nutriva (il corpo della madre), obbligato a respirare da solo e in più senza sentire il costante battito cardiaco della mamma. Il travaglio rappresenta per il bambino un passaggio fondamentale alla vita che lo aiuterà a vivere separato dal corpo della madre e renderà la nascita meno traumatica.
Ecco perchè, anche laddove sia necessario un cesareo è importante che madre e bambino possano vivere ogni istante del travaglio. Purtroppo però sia fra le madri che fra i medici regna ancora molta ignoranza e troppi medici non conoscono le recenti evidenze scientifiche in favore del parto naturale dopo cesareo e soprattutto moltissimi ginecologi ed ostetriche non hanno avuto una pratica sufficiente nell’assistere un parto vaginale dopo cesareo.
Ecco perchè la maggior parte dei ginecologi , quando una donna chiede informazioni risponde "vedremo", quando invece dovrebbe rassicurare la donna e proporre in prima persona il vbac. Le percentuali di riuscita di un parto naturale dopo cesareo sono del 76% (percentuale maggiore rispetto ai parti naturali in Italia...)
Ma cosa deve fare una donna che desidera un Vbac?
Innanzitutto informarsi, cercare specialisti e strutture preparate e che abbiano alle spalle una buona percentuale di Vbac (tenetevi lontane dalle strutture con alta % di cesarei), preparare un piano del parto, che presenterà in reparto qualche settimana prima del termine, in cui specificare come e cosa vuole durante il vostro parto (sottolineando ciò che non vuole), farsi accompagnare da una persona che ispiri sicurezza e tranquillità, non correre in ospedale alle prime contrazioni, attendere il momento giusto, rilassarsi, concentrarsi e godersi il proprio parto.
Si, non sono pazza, ascoltate il vostro corpo ed i segnali che vi manda e "godetevi" ogni contrazione ed ogni fase del vostro parto.