7 cose da non dire mai durante i terrible two
Crisi di pianto, capricci, una continua sequenza di ‘no’, notti insonni (di nuovo!) e il tuo frugoletto si è trasformato in un mostriciattolo irriconoscibile. Sono i Terrible Two, i terribili due anni, quell’età in cui il piccolo inizia a consolidare la sua personalità.
Cosa succede tra i 18 mesi e i 3 anni?
Il piccolo si trasforma, subisce una mutazione? No, afferma semplicemente il suo desiderio di indipendenza e il NO diventa la sua parola preferita, l’unico strumento per riuscire a dimostrare di essere una persona diversa da mamma e papà.
Probabilmente dice di no a prescindere senza neppure sapere a cosa. Il bambino a quell’età, alle prese con questa sua nuova esigenza, è anche in preda a nuove emozioni, oscilla tra il bisogno di rimanere piccolo e la necessità di crescere, tra il desiderio di sentirsi rassicurato e la spinta verso la conquista del mondo. Una piccola adolescenza insomma.
I capricci sono un sintomo anche delle sue paure e delle sue frustrazioni. Per la prima volta si rende conto che il mondo non gira sempre come vuole lui e questo lo fa arrabbiare. Pazienza e autorevolezza, rassicurazione e incoraggiamento diventano così parole d’ordine.
7 cose da non dire ad una mamma alle prese con un duenne
E questa è la teoria. Poi la pratica… quando si incontra la mamma di un duenne la si riconosce, perché prima o poi si siederà sbuffando impotente davanti al frugolo urlante. Avrebbe bisogno solo di una pacca sulla spalla, ma riceve sempre consigli indesiderati, tanto saggi, a volte, quanto inopportuni.
- "Il mio non lo ha mai fatto." E te pareva...ma forse non lo ricordi, amica mia.
- "Perché non provi a parlargli piano e lentamente?" Perchè mentre urla non mi sente...
- "Forse sente che tu non sei tranquilla?" Eh già, ora faccio un pò di meditazione mentre lui si sgola.
- "La pediatra cosa ti consiglia di fare? Devi farlo visitare da qualcuno?" ...serve commentare? Comunque a me è successo di sentirmelo dire...
- "Anche a scuola si comporta così? Hai parlato con le maestre?" Vedi punto 4. Che poi se becchi la maestra solerte ti ritrovi davanti ad un neuropsichiatra infantile che ti consiglia la classica, immancabile soluzione a tutti i mali dei bimbi di oggi, la psicomotricità!
- "Secondo me sbagli. Io…" Dentro da un orecchio e fuori dall'altro, respiro profondo e via di nuovo.
- "Non ti preoccupare, è una fase."
E invece mamma, certo che è una fase, ma tu non stai sbagliando niente.
Non ce l’ha con te perché vai al lavoro. Non gli stai causando dei traumi. Non manifesta un disagio psicologico.
Lo sai perché i bambini diventano delle piccole iene solo quando la mamma torna a prenderli, a scuola o dalla nonna o dalla baby sitter? Perché per tutto il giorno probabilmente ti diranno che sono stati bravissimi mentre ora tu sei tornata?
Certo si sentono un po’ traditi dalla tua assenza ma finalmente sei qui e sanno di poter sfogare tutto ciò che hanno trattenuto, perché tu sei il loro porto sicuro, in cui sanno di trovare sempre conforto. Non è bellissimo che sia così?
Annalisa Aloisi
Sono Annalisa Aloisi, ho 38 anni, un marito, 2 bambini di 11 e 8 anni e due gattoni. Sono appassionata di libri, montagna, medicina e guarigione naturale e sono Master Reiki.
Alla perenne ricerca della mia strada, in continua revisione di me stessa, sogno di poter un giorno lavorare con le mie passioni..