Mamma, come nascono i bambini?
E chi di noi non si è trovato tramortito dalla fatidica domanda? "Mamma, come nascono i bambini? Com’è entrato il fratellino nella tua pancia?" E ora, come glielo spiego? Perché ciò che per loro è una domanda innocente, per molti di noi è un momento un po’ imbarazzante.
Spiegare il sesso ai bimbi: 4 errori da non fare
- Non rimandiamo mai a ‘quando sarai più grande’. I bambini vivono nel qui e ora, la sua domanda è qui e ora. Rimandare al futuro per lui/lei equivale a ‘non te lo dico’. La sua sana e innocente curiosità vuole essere soddisfatta subito o si trasformerà in un informazione segreta e vagamente proibita. E non è ciò che vogliamo.
- Non raccontiamo mai storie di api, fiori, cavoli e verdura varia. I piccoli non capiscono le metafore. Capiscono molto bene il loro corpo e vogliono sapere come funziona e che dare la vita ad un altro essere umano è un atto magico e naturale, ecco quello sì lo capiscono.
- D’altra parte le spiegazioni dettagliate infarcite di termini medici non servono a nulla. Forse servono a noi a nascondere dietro un velo di scientificità un pelo di imbarazzo.
- Nessuna colpevolizzazione di fronte a domande scomode. Non c’è nulla di malizioso nelle loro domande, che in fondo iniziano anche molto presto, in contemporanea all’esplorazione del proprio corpo, altro aspetto sano, normale che va lasciato vivere senza intrusioni o sgridate.
Intimità, amore, fiducia, tenerezza e qualche nozione…logistica
Alla fatidica domanda la strada da percorrere è una sola: la verità. Se non ci sentiamo a nostro agio, che il problema è tutto nostro in fondo, possiamo farci aiutare da qualche libro per bambini, adatto alla loro età, da leggere insieme.
Adatto alla loro età perché un bimbo di 5 anni ha curiosità e approcci del tutto differenti da un ragazzino di 10. Il ragazzino al contrario probabilmente la domanda diretta non ve la farebbe mai, avendo un senso del pudore più sviluppato e forse un filo di disagio, magari alle soglie della preadolescenza con domande nate da discorsi più o meno fantasiosi con i compagni (credetemi, so quel che dico…)
A seconda dell’età è bene sempre affrontare la parte emozionale del discorso. È molto facile che il bimbo superi il labile confine tra emozioni positive legate alla sessualità e sensazioni negative legate alla colpa, al pudore, alla violazione dell’intimità propria o altrui. Per questo è fondamentale sottolineare l’aspetto delicato e profondo della sessualità nella sua naturalità, semplicità e bellezza.
Poi arriverà il momento della responsabilizzazione, delle spiegazioni dettagliate, degli aspetti emotivi ‘da grandi’, dell’educazione all’affettività come la chiamano ora nelle scuole. Arriverà il momento di fare ‘quel discorso’ all’adolescente di turno (che poi…dobbiamo fare proprio quel discorso? Se abbiamo avuto fortuna e abbiamo lavorato bene non sarà ‘quel discorso’, ma se ne arriverà a parlare con naturalezza e senza imbarazzi, magari a cena, quello è il mio obiettivo).
Per ora godiamoci le domande scomode e meravigliosamente candide dei nostri piccoli.
Annalisa Aloisi
Sono Annalisa Aloisi, ho 38 anni, un marito, 2 bambini di 11 e 8 anni e due gattoni. Sono appassionata di libri, montagna, medicina e guarigione naturale e sono Master Reiki.
Alla perenne ricerca della mia strada, in continua revisione di me stessa, sogno di poter un giorno lavorare con le mie passioni..