Come fare l'albero di Pasqua con i bambini
Appena messo via l’albero di Natale, che un po’ ti manca, cosa ne dici di fare insieme ai bambini l’albero di Pasqua? Si tratta di una tradizione antica che sta riprendendo piede. È semplice, divertente e molto colorato e fa tanta primavera in casa.
Si utilizza una pianta di stagione, in piena fioritura se possibile, come simbolo di rinascita. L’ideale è un ramo di ciliegio o di melo. Noi usiamo spesso i rami di pruno selvatico, tra i primi a fiorire qui tra le montagne, e puoi aggiungere fiori freschi come narcisi, simbolo della Pasqua e della resurrezione di Gesù, o tulipani.
Se invece hai un giardino con un albero in fiore decoralo. Ulivo, pesco, mandorlo, ciliegio, scegli quello che ai bambini piace di più!
Facciamo il punto: cosa serve per l’albero di Pasqua?
- 6 o 7 rami fioriti o con gemme
- Un vaso alto e stretto dove sistemarli
- Un ramoscello di ulivo benedetto (facoltativo ovviamente)
- Addobbi
Ciò che devi fare è semplicemente tenere l’acqua dei rami pulita e addobbarli con i bambini. Tutti gli addobbi che ricordano la primavera, i fiori, gli uccelli, i colori freschi sono perfetti. Puoi acquistare gli addobbi o decidere di crearli con i bambini. Ricordi quando abbiamo parlato di come si decorano le uova? Aggiungi qualche nastro, qualche fiore di carta colorata, magari uno di quei nidi abbandonati che a volte si trovano nei parchi e il gioco è fatto.
Le origini dell'albero di Pasqua
La tradizione dell’albero di Pasqua, come quasi tutte le tradizione legate a solstizi, equinozi e festività cristiane arriva dal Nord Europa. Si ha notizie di tale tradizione fin dal Medioevo e simboleggia rinascita e prosperità. I rami secchi dell’inverno che riprendono vita, il simbolismo dell’uovo, i fiori, i colori dall’usanza pagana confluiscono in quella cristiana, incontrando il simbolo di rinascita per eccellenza, la resurrezione di Cristo.
L’albero di Pasqua più famoso risale al 1965 e si tratta di un albero decorato da tale Volker Kraft per i suoi bimbi. Volker infatti decise di addobbare con 28 uova di plastica colorate il grande melo in giardino, nella sua casa di famiglia in Germania. Da allora ogni anno Volker ha aggiunto sempre nuove uova, scegliendo quelle di gallina, dipinte e decorate. Oggi sono oltre diecimila e “l’opera” del signor Kraft è celebre: curiosi arrivano da tutto il mondo per vederla e ammirarla.
E vabbè, magari 10.000 uova sono troppe per le nostre case, ma per fare primavera ne bastano molte meno.
Annalisa Aloisi
Sono Annalisa Aloisi, ho 38 anni, un marito, 2 bambini di 11 e 8 anni e due gattoni. Sono appassionata di libri, montagna, medicina e guarigione naturale e sono Master Reiki.
Alla perenne ricerca della mia strada, in continua revisione di me stessa, sogno di poter un giorno lavorare con le mie passioni..