Epidurale, pro e contro: parliamone

Venerdì 21 Settembre 2018

mammaOgni futura mamma, mentre è in attesa, pensa e ripensa al momento del parto. Ogni parto ha le sue caratteristiche particolari e imprevedibili, ma si  può decidere in anticipo di provare a limitare il dolore scegliendo l’iniezione epidurale.

È importante consultare il medico di riferimento in anticipo per essere informati dei pro e dei contro che comporta questa scelta, ed anche per concordare questo intervento con l’anestesista, cosa che va fatta preventivamente rispetto al momento del parto.

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I vantaggi dell'epidurale

La tecnica dell’epidurale è una soluzione che permette alla mamma che si appresta ad affrontare un parto naturale di evitare i dolori e allo stesso tempo di sentire le contrazioni. Questo può permettere di vivere la magica esperienza del parto con maggiore tranquillità, meno sofferenza e un maggior controllo della situazione, anche emotivo.

Al momento dell’iniezione, la mamma dovrà stendersi su un lato ed accogliere la puntura, che viene iniettata tra la seconda e la quarta vertebra e non prevede risposta dolorosa. L’effetto si ha circa dopo 15-20 minuti.

Si tratta di una tecnica certificata e considerata sicura in ogni parte del mondo, con miglioramenti, rispetto all’efficacia, registrati di anno in anno. A differenza della analgesia spinale, quella peridurale preserva la sensibilità della partoriente alle contrazioni, la sua capacità di muoversi e di spingere durante la fase espulsiva del parto. Inoltre i farmaci somministrati attraverso l’epidurale non raggiungono il nascituro e sono assolutamente compatibili con l’allattamento al seno.

Nonostante, come abbiamo detto, di norma questo trattamento vada richiesto e accordato con anticipo, in alcuni ospedali è disponibile 24 ore su 24 e può essere rimediato anche in fase di dilatazione cervicale, quindi all’ultimo momento.

donna incinta

I rischi dell'epidurale

L’analgesia epidurale, come tutti gli interventi medici, comporta anche alcuni rischi ed effetti collaterali negativi, che è necessario prendere in considerazione per decidere se fare ricorso o meno a questa tecnica.

Per esempio, l’analgesia induce nella mamma partoriente un calo di pressione. Questo le impedisce di camminare e di scegliere posizioni alternative rispetto a quella supina durante il parto.

Un altro punto a sfavore è che, per stimolare le contrazioni, spesso occorre somministrare ossitocina in soluzione sintetica, perché l'epidurale altera i meccanismi ormonali del travaglio bloccandone la produzione.

Se, durante l’esecuzione, l’ago punge accidentalmente la membrana che racchiude il midollo spinale, può insorgere dopo il parto una forte cefalea, della durata variabile (tra qualche ora ed un paio di giorni).

Infine il parto con epidurale richiede la presenza continua dell’anestesista oltre che dell’ostetrica, questo fatto potrebbe non essere apprezzato da alcune mamme che non vogliono venga intaccato l’equilibrio psicologico garantito da una situazione d’intimità.

Tieni in considerazione tutti i fattori che ti abbiamo elencato e parlane con il tuo medico. Tante mamme ci seguono su facebook, fallo anche tu!