Il primo albero di Natale
Era la vigilia di Natale.
In quel villaggio in mezzo ai monti, tutte le famiglie quella notte avrebbero bruciato un grande ceppo di legno nel camino: lo voleva la tradizione.
A casa di Albert, però, non c’era legna: il papà era malato e non poteva uscire a procurarsela.
Albert decise che sarebbe toccato a lui: aveva ormai quasi tredici anni, e avrebbe dimostrato a tutti che ormai era diventato grande!
Anche se era già piuttosto tardi, uscì e si addentrò nei boschi. Dopo un po’ trovò un bel tronco abbattuto dal vento; ne tagliò un ceppo e si mise sulla via del ritorno.
Presto però arrivò il buio, e Albert cominciò a spaventarsi: difficile, nell’oscurità, trovare il sentiero verso il villaggio. Albert vagava tra gli alberi, ma non riusciva più a orientarsi. E, come se non bastasse, cominciò a cadere la neve...
Alla fine, stanco, vide un grande albero ancora verde che spiccava tra gli altri e si rifugiò sotto i suoi rami. Si sedette vicino al tronco, si raggomitolò e, sfinito, si addormentò. L'albero, intenerito, abbassò i suoi rami fino al suolo, quasi ad abbracciare il ragazzino e a formare una specie di capanna che lo proteggesse dalla neve e dal freddo.
Quando si svegliò, la mattina dopo, Albert sentì in lontananza le voci degli abitanti del villaggio che lo stavano cercando. Strisciò fuori al suo ricovero, ancora impaurito per la brutta avventura, e fu circondato dai suoi compaesani, che lo abbracciarono felici.
Solo allora, passato il pericolo, tutti si accorsero dello straordinario spettacolo davanti ai loro occhi: la neve si era posata sui rami che l’abete aveva piegato fino a terra, formando delle decorazioni e dei cristalli che, alla luce del sole, sembravano luci sfavillanti.
Da allora, gli abeti hanno i rami rivolti verso il suolo. E da allora in ogni casa nel periodo natalizio si addobba e si illumina un abete, in ricordo dell’albero gentile che protesse e strinse in un abbraccio Albert la notte di Natale di tanti anni fa.
Annalisa Pomilio
Ho 56 anni, vivo a Milano e ho sempre lavorato insieme ai bambini: come mamma, insegnante, giornalista, redattrice e autrice di libri per bambini.
Qualche anno fa ho creato il blog Noi nonni, un luogo in cui incontrarsi e parlare, trovate idee, materiali e proposte per stare insieme ai bambini, lavoretti, ricette, giochi, consigli per affiancare con amore la loro crescita.