Quel qualcosa in più delle mamme
Oggi abbiamo un ospite speciale nel nostro magazine BABBOnline.
Con il suo blog Daniele racconta la sua esperienza di padre fatta di quotidianità, pensieri, riflessioni, umorismo, progetti e sogni. L’idea del blog, nato agli inizi del 2012, gli è venuta dopo aver scritto una mail a un amico lontano sui primi mesi di vita della bambina, pensando di condividere questa meravigliosa nuova fase della sua vita con gli altri papà e nella speranza di riuscire a coinvolgerli per aggiungere il proprio contributo a quello delle mamme già presenti Rete.
Nel blog potete trovare tutte le idee che nascono dalla creatività di Daniele, come il logo "Dad on duty" o le ospitate nei blog di papà in America e in Inghilterra con lo slogan "Papà di tutti il mondo, uniamoci".
Recentemente Daniele ha scritto una favola per bambini dal titolo “CapelliBlu” che ha reso disponibile nel suo blog per chiunque voglia stamparla e leggerla ai propri figli.
Il passo da moglie e mamma può essere breve ma è sicuramente uno di quelli che lasciano il segno, dopo il quale niente sarà mai più come prima.
E' veramente come saltare in un'altra dimensione. Si passa da una dimensione fatta da un preponderante “io” ad una dove “un altro” assume il primo posto nella propria vita. Così è, in generale, per chi diventa genitore. Sia che si diventi madre che padre.
Ma poi, già dopo i primi mesi dall'arrivo del piccolo, si scopre che le mamme hanno qualcosa in più. Non è qualcosa di preciso che si possa spiegare. E' quel certo non so che. Forse è proprio il ruolo in sé.
Ad essere onesti quando si pensa ad una Mamma, la si pensa sempre con la lettera maiuscola. Poi viene il papà.
Anche oggi nonostante si stia affacciando una nuova generazione di padri che partecipano attivamente alla vita dei figli, si vede comunque che i papà sono sempre di rincorsa per mantenere il passo delle loro compagne. Forse è una questione di occhio, allenato da secoli e ormai trasmesso nel dna da donna a donna.
Puoi cambiare centinaia di pannolini, preparare decine di pappe ma l'elastico del pannolino tirerà sempre da una parte più che dall'altra e ci sarà sempre un cucchiaino maleducato pieno di pappa pronto a cedere alla forza di gravità non appena si gira lo sguardo.
Vestendolo la mattina, nonostante aver provato diverse volte a sistemare la felpa, quel maledetto pezzetto della maglietta di sotto continuerà a sbucare fuori. Eppure a vederlo sembrava più facile. Maledetti vestiti ribelli.
Realizzi che è veramente difficile capire il momento giusto delle cose. Scopri che la stessa mamma ma in momenti diversi, per te apparentemente senza alcuna differenza di sorta, potrebbe dire “Non ha mangiato niente, come facciamo?” “Se non ha mangiato vuol dire che non ha fame. Mangerà più tardi.” “Meglio non farlo uscire oggi, teniamola al caldo.” “Copriamolo bene ma usciamo, un po' d'aria di fuori le farà bene.” “Andremo un'altra volta, è meglio che faccia il riposino del pomeriggio nel suo lettino.” “Deve abituarsi a qualche piccolo cambiamento.”
Poi arrivo a sera, prima di spegnere la luce e crollare definitivamente, vado a vedere se c'è da sistemare le coperte di mia figlia che dorme già da un po' e che si muove anche nel sonno. Ritorno a letto e guardo il viso di mia moglie addormentata. C'è tanto di lei nel volto che ho appena lasciato nel lettino della camera accanto.
Il passo da moglie a mamma, come quello da marito a papà, può essere breve ma è solo il primo di un lungo cammino che è bene fare insieme tenendosi per mano.
Stefania D'Elia
Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.
Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.