Orgoglio e pregiudizio: un classico per S. Valentino
200 anni e non sentirli.
Orgoglio e Pregiudizio è stato pubblicato in Inghilterra il 28 gennaio 1813. Ammettiamolo, non se li porta male: se oggi diamo uno sguardo al web ci sono titoli di blog e pagine di facebook ispirati interamente al romanzo più celebre della Austen.
Il fatto è che rimane la più bella storia d’amore degli ultimi duecento anni e il giorno di san Valentino non si poteva dedicarlo che a Elizabeth Bennet e Fitzwilliam Darcy. Perciò, che tu sia una single incorreggibile o una donna impegnata, più o meno felicemente, oggi il romanticismo è d’obbligo e potrai concederti un paio d’ore in balia di un sano bovarismo austeniano.
Ma veniamo a Lizzy e Darcy:
Lei: tanto bella quanto sfrontata, indipendente di giudizio, per niente incline ai compromessi sociali che la vorrebbero in età di marito: "Solo il vero amore potrà condurmi al matrimonio, ragion per cui morirò zitella". Tanto impertinente quanto affettuosa e indulgente con la sua famiglia e con la sua cara amica Charlotte;
Lui: ricco quanto basta, introverso, un po’ arrogante, altezzoso quanto onesto e generoso.
Intorno a loro una galleria di personaggi perfettamente caratterizzati, nei quali non si fa fatica a riconoscersi: una madre ansiosa e impicciona, tanto da essere imbarazzante; una ragazza amabile e dolce (Jane, la sorella di Lizzie); una ragazzina frivola e avventata (Lydia, la sorella minore), un affascinate ufficiale, non esattamente animato da rette intenzioni; un’amica che prende una strada che non riusciamo a condividere.
Orgoglio e Pregiudizio rappresenta la realtà della vita, i rapporti umani, i pettegolezzi della campagna inglese dell’ottocento: non vi sono eroi, non vi è traccia dei più importanti avvenimenti storici, politici e sociali del suo tempo quali la Rivoluzione Francese, le guerre napoleoniche e neppure dei problemi causati dai processi di urbanizzazione e industrializzazione dell’Inghilterra di quel tempo.
E questo ne fa un classico senza tempo e senza noia, diciamolo pure. Jane Austen ha scandagliato alla perfezione ogni singolo moto dell’animo in procinto di innamorarsi, ha narrato l’incanto che nasce nel disgelo di un cuore che, poco a poco, abbassa tutte le sue difese e si lascia conquistare dall’ammirazione e da una nuova passione, i tormenti e le gioie che nascono dagli inevitabili equivoci dell’orgoglio.
Se non vi accontentate di una storia d’amore in piena regola e volete un secondo piano di lettura, non potrete fare a meno di notare l’ironia very british, tagliente e dissimulata tra le righe, che ridicolizza certe convinzioni del suo tempo: “È una verità universalmente riconosciuta, che uno scapolo in possesso di un'ampia fortuna debba avere bisogno di una moglie.” [Celeberrimo incipit del romanzo, n.d.r.]
Per la trama dettagliata del romanzo rimando volentieri alla voce di Wikipedia, solo dirò a chi non lo ha letto che è un romanzo ottocentesco privo di quelle interminabili scene di guerra (che io almeno salto a pie' pari) e, soprattutto … non potete perdervi Mr. Darcy.
A chi lo ha letto, invece, propongo un piccolissimo test per quantificare il grado di sindrome da bovarismo austeniano di cui siete affette:
se prima di incontrare il vostro lui avete sbandierato con orgoglio la vostra indipendenza affettiva,
se avete pensato di sfidare le convenzioni sociali,
se avete guardato a testa alta chi diceva di non apprezzarvi e poi avete amato la compostezza del vostro lui, quella lieve ironia nei vostri confronti e magari il fatto che non si sia innamorato di voi al primo sguardo…
beh, se è successo anche voi, allora il danno ormai è fatto, ne siete certamente affette.
Potete trovare biografia, notizie e gli ebook di Jane Austen (tranquille, sono scaricabili legalmente) in italiano sul sito Jane Austen.
Qui invece troverete Orgoglio e Pregiudizio in lingua inglese. E se amate che sia qualcuno a leggere per voi c’è audiolibro letto da Paola Cortellesi, versione integrale, edito dalla Emons Audiolibri.
Per gli appassionati di gialli c’è tutta la serie di Carrie Bebris: Orgoglio e preveggenza, Sospetto e sentimento, Le ombre di Pemberley e L'enigma di Mansfield Park.
Da pochissimo poi è uscito per Mondadori “Morte a Pemberly” di P.D. James, altro sequel giallo di Orgoglio e pregiudizio.
Sul sito della HOP edizioni oppure su IBS o Amazon potete trovare il libro game Lost in Austen, nel quale sarà il lettore stesso, anzi la "Lizzy-lettrice", che, scegliendo come proseguire la storia e accumulando i punti (di Fortuna, Qualità, Autostima, Relazioni, Difetti), decreterà il successo o il fallimento della sua missione: fare un matrimonio d’amore, evitando uno scandalo in famiglia.
Gabriella D'Ippolito
Mi chiamo Gabriella D'Ippolito. Bibliotecaria per passione e per professione. Sono mamma di tre bambini.
Nel tempo libero faccio la moglie, la manager per gli eventi mondani dei miei figli e la lettrice compulsiva. Vivo con la consapevolezza che, nonostante tutto, questi sono i miei anni migliori.