Le frittelle svuotafrigo
Mi sono iscritta a un corso di pilates per vincere la pigrizia che mi riveste come un guanto, per accompagnare un’amica ben più sportiva di me e poi perché, diciamolo, fa così figo dire “Sai, mi mantengo in forma, faccio pilates”.
Fino a ora non ho visto risultati, ma sarà così certamente tra un secolo o due, pertanto non demordo…
L’altro beneficio del pilates dovrebbe essere il conseguimento di un animo zen e filosoficamente fanculista. Sensazione che, in effetti, l’altra sera mi ha pervaso sino a quando non ho varcato la soglia e ho trovato il mio amato bene bipede e l’amore di casa felino ben spalmati sul divano, che fissavano un punto imprecisato della parete. “Cosa si mangia stasera?” (interrogativo del bipede). “Maaaa maaaaaoooo” (tradotto: cosa si mangia stasera? = interrogativa felina).
Reduce dal recente “risucchia l’ombelico, inspira e espira” ho sorriso vacuamente immaginando una tavola imbandita e un cameriere in perizoma che mi serviva succulenti gamberoni. Immagine infrantasi una volta giunta davanti al frigo. Semi-vuoto. Non vuoto, perché comunque il monumento alla giardiniera scaduta sta sempre lì, acidula certezza di acquisti raptus al supermercato. A fargli compagnia qualche zucchina in procinto di raggiungere l’orto dei più, un paio di uova e una ricottina (altro acquisto fatto in un brevissimo impulso salutista, immediatamente represso).
Cosa possono avere in comune zucchine, ricotta e uova? Non lo so, caspita, non posso sapere tutto (se voi lo sapete ditemelo).
Io però ci ho fatto delle buonissime frittelle!
Per 12-14 frittelle:
2 zucchine
2 uova
100 gr di ricotta,
1 cucchiaio di grana grattugiato
6 cucchiai di farina
1 cucchiaino di lievito istantaneo (per intenderci quello in busta gialla)
abbondante olio di semi di arachidi per friggere
sale qb
Grattugiare le zucchine con la grattugia a fori larghi (devono diventare una sottilissima julienne) e metterle in una terrina a bordi alti.
Unire la farina poco per volta, il lievito e mescolare bene.
Aggiungere quindi il grana, la ricotta ben schiacciata e amalgamarla al resto degli ingredienti.
Aggiungere un uovo alla volta, sempre mescolando fino a ottenere una pastella non troppo liquida, e insaporire con un pizzico di sale.
In una padella mettere abbondante olio di semi di arachidi e prelevare con un cucchiaio la pastella poco per volta, lasciandola cadere nell'olio caldo. dorare le frittelle su ambo i lati, quindi scolarle su un piatto con carta assorbente.
Salare e servire.
Anna Sbarrai
Sono su questo pianeta per caso, ma non mi ci trovo poi male. Al momento vivo con un bipede umano adulto, un quadrupede felino e un temibile pesce giallo da guardia, che si chiama Kill Bill.
Mentre l’astronave è in riparazione, ammazzo il tempo viaggiando da terrestre, leggendo, scrivendo di cinema e, naturalmente, cucinando.