Racconti in sala parto: la nascita di Alessio
Ci sono delle sensazioni e delle emozioni che rimangono indelebili nella memoria per tutta la vita, ti accompagnano e ti ricordano quanto possa essere meravigliosa l'esistenza! Il mio primo parto lo ricordo alla perfezione, come se fosse ieri, il 26 settembre 2003 la gravidanza era ormai quasi giunta a termine, così come da consiglio della mia ginecologa, mi recai in ospedale con il mio bel pancione, per effettuare il tracciato e verificare che Alessio stesse bene.
Ero più che convinta che fosse solo una visita di routine, e che subito dopo me ne sarei tornata alla mia bella casetta ad attendere le contrazioni, ma le cose andarono diversamente: l'esito del tracciato arrivò come una doccia fredda: "Signora, è rimasto pochissimo liquido amniotico, dobbiamo ricoverarla e tenerla in osservazione". Quelle parole risuonavano pesantissime nella mia testa mentre uscivo dalla stanza, mio marito mi aspettava sorridente in sala d'attesa, ma il sorriso si spense appena gli comunicai che sarei dovuta rimanere in ospedale per mancanza di liquido.
E' stato forse quello il momento in cui è nato il vero istinto materno, avevo una grande paura che quel piccolo bimbo indifeso dentro di me fosse in pericolo! Avrei fatto qualsiasi cosa per lui. Il ginecologo, vista la nostra reazione estremamente preoccupata, si premurò di tranquillizzarci e ci assicurò che il bambino stava bene ("per adesso!") ed il ricovero era solo una precauzione. Eravamo più sollevati, Alessio stava bene, era questo l'importante, ma non ne voleva saperne di nascere, così iniziammo l'iter dell'induzione, e provarono di tutto... dalle applicazioni di gel, alla flebo di ossitocina, ma niente, nessuna contrazione, continuavo a passeggiare su e giù per il corridoio dell'ospedale, e guardavo con frustrazione le altre mamme che venivano dimesse con i loro bimbi, mentre io ero sempre lì con il mio pancione e mi sentivo come se non fossi capace di mettere al mondo mio figlio, le poche contrazioni che avevo erano irregolari e non efficaci.
Alle 18.30 del 28 settembre mi fecero la seconda dose di ossitocina, l'ultimo tentativo, se non avesse funzionato neanche questa volta mi avrebbero fatto il cesareo, ma finalmente si mosse qualcosa... sentii che le contrazioni iniziarono subito, violente e regolari, e capii immediatamente che Alessio stava per nascere.
I dolori erano violentissimi, e le contrazioni non lasciavano un attimo di tregua, ma dopo tre ore di travaglio, il grande momento si stava avvicinando, mio marito era accanto a me mentre stavamo per diventare genitori, quegli attimi rimarranno per sempre impressi nella mia memoria.
Quando finalmente Alessio è nato, così piccolo (beh, in verità mica tanto piccolo... 3.695 grammi!) e l'ostetrica me l'ha poggiato sul petto ogni dolore è scomparso, tutta la tensione, l'agitazione, la paura non c'erano più, ed hanno lasciato posto ad una gioia immensa, ci siamo guardati negli occhi per la prima volta e immediatamente ha smesso di piangere... avevo immaginato quel momento per tutta la gravidanza, ma non avrei mai pensato di provare una felicità così totale, se chiudo gli occhi riesco ancora a sentire il suo primo vagito, il profumo della sua pelle, così meravigliosamente liscia e morbida, le sue manine piccole e paffute con i pugni chiusi, la sua testa che si gira verso di me in cerca del mio seno.
Sono stata travolta in un istante da una tempesta di emozioni, è davvero impossibile spiegare come ci si sente in quel momento... è un'esperienza che ti travolge e ti stravolge, in un istante si capisce il senso meraviglioso dell'esistenza, e l'emozione di quel giorno ti accompagna per tutta la vita.
Corina Grosso Baby Bazar Cagliari
Stefania D'Elia
Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.
Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.