Quando non esisteva il cellulare
Ora che ho una certa età, e sono una mamma-nonna, mi domando come abbia fatto mia madre, quando io ero una ragazza e non esistevano i cellulari.
Quando è stato il mio turno, con figlie adolescenti, mi sono chiesta più volte se davvero dormiva, la notte, quando rientravo a casa, oppure se faceva solo finta. Io, nonostante il cellulare e le telefonate che partivano alle due del mattino, non sono mai riuscita ad addormentarmi finché non sentivo la chiave che girava nella toppa…
Certo, lei cercava di mettere dei paletti rigidi alle mie uscite (devo dire più rigidi di quanti non abbia mai cercato di mettere io come mamma). Io però in un modo o nell’altro trovavo il sistema di svincolare.
La prima mossa di mia madre, alle mie prime uscite (non sto parlando di uscire con ragazzi, ma di semplici uscite in gruppo con gli amici), era stata quella non solo di imporre orari di rientro rigidi, ma anche di rifilarmi mio fratello, di due anni più piccolo. Io naturalmente non ero contenta. E comunque la mia tecnica era quella di accettare (a parole) le regole per ottenere il permesso di uscire, ma poi, una volta fuori… liberi tutti!
Ricordo in particolare una volta: 15 anni, pizza con gli amici. Mia madre alla fine mi aveva dato il permesso di uscire, sempre con mio fratello dietro, a patto che rientrassi per le 9,30. Le nove e mezzo per una pizza a Napoli? Ve lo immaginate? Io avevo promesso, ma poi naturalmente abbiamo tardato. È finita con me e mio fratello chiusi nei due bagni e mia madre che gridava nel corridoio. Beh, devo dire che oggi la capisco, ma allora…
Anch’io naturalmente da mamma ho fatto molti errori (eh già, mamme, rassegnatevi: li farete anche voi!), ma ho cercato almeno di non ripetere quelli della mia mamma. Quindi non ho mai dato orari di rientro rigidi, ho cercato di sopravvivere all’ansia e… ho benedetto il cellulare, che se non altro mi ha permesso il classico sms di “Tutto bene? Quando pensi di rientrare?” delle due di notte.
Annalisa Pomilio
Ho 56 anni, vivo a Milano e ho sempre lavorato insieme ai bambini: come mamma, insegnante, giornalista, redattrice e autrice di libri per bambini.
Qualche anno fa ho creato il blog Noi nonni, un luogo in cui incontrarsi e parlare, trovate idee, materiali e proposte per stare insieme ai bambini, lavoretti, ricette, giochi, consigli per affiancare con amore la loro crescita.