Aprire un negozio dell'usato: una scelta etica
Mi chiamo Corina, ho 35 anni e sono mamma di due bambini, Alessio e Francesca. Nella mia vita non ho mai avuto paura delle sfide, anzi, queste mi hanno sempre attirato perchè mi fanno sentire viva, preferisco vivere con coraggio e senza rimpianti piuttosto che rimanere ancorata ad una vita noiosa e piatta.
Prima di decidere di diventare imprenditrice avevo un lavoro come dipendente, a tempo indeterminato, retribuito in modo soddisfacente. Nonostante ciò, insieme a mio marito, anche lui dipendente a tempo indeterminato, sentivamo che non era la vita che volevamo per la nostra famiglia, ci sentivamo insoddisfatti sia del luogo in cui abitavamo che delle nostre professioni, abbiamo così deciso di trasferirci con i nostri due bambini da Torino a Cagliari (la mia città) e con i nostri risparmi abbiamo deciso di aprire la nostra attività.
Per me aprire un negozio dell'usato ha significato elevare la mia personalità e la mia professionalità, ha voluto dire rimettere in gioco tutte le mie certezze, mi sono rimessa a studiare, basi di marketing, gestione dell'attività e della clientela, ed anche grazie al network Baby Bazar che mi ha supportato, ho potuto divenire imprenditrice di me stessa, in un campo in cui credo molto, che riguarda il riuso ed il riciclo.
Abbiamo deciso di aprire un NEGOZIO dell'usato (non mi piace la parola mercatino, per il concetto negativo che spesso si dà a questo tipo di attività) ed ho deciso di specializzare l'attività esclusivamente nel campo dell'infanzia. Avendo due figli piccoli so bene quanti sprechi si consumino intorno al mondo dei bambini: le attrezzature, i giocattoli, e gli abiti che compriamo vengono usati solo per pochi mesi, e spesso rimangono praticamente nuovi.
Abbiamo quindi creato un'ambiente in cui i genitori possono portare in vendita ciò che i propri figli non usano più, ed altri genitori possono comprare ciò che gli occorre. Il Baby Bazar è il luogo in cui domanda ed offerta si incontrano, un luogo pulito ed ordinato a servizio dei genitori e dei bambini.
Ho fatto questa scelta di vita pensando al futuro dei miei figli, credo che un mondo meno consumistico sia auspicabile per tutti, perchè le risorse non sono infinite, purtroppo ci sono molte persone che questo non l'hanno ancora capito, e continuano a sfruttare il nostro povero pianeta senza pensare alle conseguenze che tutto ciò porterà nel giro di pochi decenni.
Gestire un negozio dell'usato non è semplice come gestire un negozio tradizionale, occorre trovare il perfetto equilibrio tra i clienti venditori e i compratori, non ci sono cataloghi dove scegliere la merce, non ci sono ordini da fare ai fornitori a seconda delle mode del momento! Come dice Forrest Gump "la vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita", anche noi operatori dell'usato possiamo dire "non sai mai cosa arriverà con il prossimo carico"!
La nostra professionalità, acquisita con il tempo e con l'esperienza, ci consente di individuare ciò che il mercato richiede in questo momento, selezionando con attenzione ciò che ci viene offerto, valutandolo in modo oggettivo e realistico.
In questo campo il rapporto con la clientela è importante, e sopratutto mi sento di dire che è molto cambiato negli anni il modo in cui la gente si approccia verso il nostro negozio. Il nostro Baby Bazar è operativo a Cagliari da cinque anni, all'inizio le persone erano molto diffidenti verso l'usato, sopratutto per una questione culturale, come se ci fosse da vergognarsi ad acquistare qualcosa di già utilizzato da altri. Figurarsi poi se si tratta del proprio figlio! In questo frangente l'impostazione data al negozio mi ha aiutato molto. Tutto al Baby Bazar è in ordine, selezionato e pulito; gli allestimenti e l'illuminazione sono identici a quelli dei negozi tradizionali, ogni oggetto è al suo posto, ed è veramente difficile riconoscere gli articoli nuovi da quelli usati.
Per svolgere questo lavoro occorre uno spirito imprenditoriale molto forte, servono competenze specifiche nel settore, quindi bisogna essere sempre aggiornati su articoli e prezzi, normative riguardanti attrezzature e omologazioni, eventuali prodotti che vengono ritirati dal mercato e quindi non vendibili, e per questo credo che il valore aggiunto di noi gestori dell'usato bimbo sia dare sempre le corrette informazioni al compratore ed anche i giusti consigli, anche se non sempre si concretizza la vendita.
Penso che al Baby Bazar si possa ritrovare ciò che si è perso nei grandi centri commerciali e nei grandi negozi specializzati: il rapporto tra le persone. In questi anni non so quanti seggiolini auto ho montato in macchina alle mamme che non sapevano da che parte iniziare! Quale negozio lo fa?
Un aspetto fondamentale di questo lavoro è l'utilizzo del pc, tutta la gestione del magazzino in entrata ed in uscita, viene ovviamente effettuata tramite un software dedicato, per cui è essenziale avere una certa dimistichezza con la tecnologia, cosa che fortunatamente già avevo grazie al mio lavoro pregresso come impiegata amministrativa.
Negli ultimi anni inoltre è diventato importantissimo il social marketing, grazie al quale si possono acquisire nuovi clienti e promuovere la propria attività mirando al target di persone che più ci interessa. Facebook e Twitter sono i social media più frequentati, è impensabile per un qualsiasi imprenditore che voglia far conoscere la propria attività prescindere da questi strumenti! Mi sono messa d'impegno, mi sono documentata sui social network, continuando a studiare per migliorare, ed ho creato la mia pagina pubblica Baby bazar Cagliari che oggi conta più di 2.300 fan, che richiedono tempo ed attenzioni, proprio come i clienti in negozio.
Non è raro che debba lavorare anche la sera da casa per rispondere alle richieste che arrivano da facebook e dal nostro sito internet, ed inoltre un altro lavoro che richiede molto tempo ed attenzione è l'inserimento nel sito delle foto di TUTTI gli articoli che arrivano quotidianamente in negozio.
Quindi in definitiva, l'aspetto principale di questo lavoro è il rapporto con le persone, sia fisico che "virtuale", oltre a tutti gli aspetti gestionali che richiedono molte competenze tecniche.
Ho sentito qualche giorno fa nella nota trasmissione televisiva "Porta a Porta", Bruno Vespa che si riferiva ad un giovane che dopo tanti studi, laurea e master, "si era ridotto" (parole del conduttore) ad aprire un mercatino dell'usato. Vorrei dire a questo conduttore, evidentemente ignorante in materia, che questo è un lavoro che si svolge con dedizione, impegno e passione e sacrificio, non un ripiego per chi non ha trovato "di meglio" da fare. Aprire un negozio dell'usato è una scelta etica e consapevole che serve anche per regalare un mondo più sano alle future generazioni.
Corina Grosso
Mi chiamo Corina Grosso vivo a Cagliari, ho 35 anni, 2 figli, un marito, 2 gatti e un porcellino d'india.
Dopo tanti anni da lavoratrice dipendente ho realizzato il mio desiderio di mettermi in proprio e aprire un Baby Bazar, operativo da ormai 5 anni. Nel BBMag mi piacerebbe parlare di tutto ciò che mi crea emozioni, a partire dalla nascita dei miei due miracoli!