Il meglio della blogosphera 20
Non ho mai amato particolarmente il mese di Maggio, per me è sempre stato sinonimo di tristezza visto che lo associavo a due avvenimenti non felici della mia vita. Questo però fino al 17 maggio del 2006, giorno in cui sono diventata mamma per la prima volta e da lì ho cominciato a rivalutarlo come mese. E dire che a maggio fa di nuovo capolino la mia adorata estate e quindi avrei sempre dovuto amarlo a prescindere ma tant’è… quest’anno lo amo come sempre per il motivo che vi ho detto ma lo sto odiando per il tempo terribile che ci sta regalando. Per dirvi, sto scrivendo seduta sul mio divano con la stufa a pellet accesa … fate un po’ voi!!!
Pioggia, vento, grigio, e cattivo umore perché io da brava meteoropatica mi sveglio al mattino e se non vedo il sole mi pare di impazzire… sto divagando come mio solito e per di più spero mi perdonerete se come primo post di questo mio meglio della blogosphera mi autocelebro e lo dedico a lui, il mio Riccardo, che proprio oggi compie 7 anni e sono 7 anni che mi regala gioia e tanto amore. Per cui, anche se non vi ho mai parlato del mio blog, o meglio l’ho fatto non dicendovi che era il mio, per voi dedicato a lui.
Ora torno a fare il mio “lavoro” e vi segnalo Paola&Franci. E’ una blogger molto bella e con molto gusto e ogni suo post lo dimostra. Lei parla di vita in campagna, di filosofia di vita, di suo figlio e di moda e lo fa senza mai stufare con il buon gusto che la caratterizza. Questo post poi ve lo segnalo ancora più volentieri visto che promuove un mercatino, molto interessante nel mio amato Piemonte: per tutti i piemontesi alla lettura e non ecco a voi: Stilish Monferrato.
Rimango in tema di fashion blogger perché in primavera la voglia di rinnovare il guardaroba e alle stelle e in secondo luogo la primavera è la stagione delle spose e La Pinella quindi indossa per noi abiti da sposa e vestiti da favola per sentirsi principesse per un giorno. Non so voi ma io, almeno una volta nella vita vorrei tanto indossare un abito da sera di quelli lunghi, svolazzanti ed eleganti e poi sorseggiare champagne in compagnia di mio marito e far finta di essere che so: Carolina di Monaco, Kete Middleton o Charlotte Casiraghi… ahhhh quanto è vero che sognare non costa niente! Per quel che riguarda gli abiti da sposa che dirvi… l’ho indossato ormai ben 9 anni fa ma se chiudo gli occhi sento ancora la sensazione meravigliosa che ho provato quel giorno nell’averlo addosso… mi capite vero?
Questa settimana vi segnalo due post della mia amica Federica. Il primo, l’ho sentito mio appena ho cominciato a leggerlo. Sono una bismamma e so cosa vuol dire vivere con l’ansia di trascurare un figlio piuttosto che l’altro o di non riuscire a dare abbastanza ad entrambi. Con Federica poi, mi sento particolarmente in sintonia. Sovente ci confrontiamo sul nostro modo di fare le mamme e quasi sempre ci accomunano gli errori che facciamo entrambe per troppo amore…
Vi voglio poi segnalare un altro suo post che secondo me non è slegato dal precedente, quando diventiamo mamme il nostro pensiero principale è sempre rivolto a nostro figlio e se poi ne arriva un altro, a barcamenarci nella condizione di bismamma cercando di fare meno danni possibili e prese da tutte queste nuove emozioni e sensazioni inevitabilmente il nostro essere donne e mogli ne risente, per non dire che alcune volte ce ne dimentichiamo proprio di essere anche quelle. Perché capita a tutte, io e Federica, ne siamo convinte, dal momento che sono d’accordo con questo suo post, di sentirci solo più mamme e solo dopo un accurato lavoro su noi stesse ci riscopriamo mogli, compagne e donne… ma anche quando ce ne rendiamo conto sappiamo che il nostro essere mogli non sarà più come era prima, vero Federica?
Anche Laura, in viaggio da sola, secondo me dice più o meno le stesse cose. Avere il coraggio di partire sapendo di non abbandonare nessuno al proprio destino, ma lasciando i nostri figli alle cure amorevoli del papà e prenderci un po’ di tempo solo per noi è terapeutico e ci aiuta a capire, una volta tornate, che siamo esattamente nel posto dove vorremmo essere… brava Laura, hai fatto benissimo!
Questa settimana apre il salone del libro di Torino e io da amante alla follia della lettura, spero tanto di riuscire ad andarci. A tal proposito Francesca ci segnala due incontri a cui merita la pena di assistere…
Sul Salone del Libro di Torino i pareri sono molto discordanti. C’è chi sostiene che sia solo una trovata pubblicitaria dove a nessuno interessa la lettura di per sè, l pensiero principale è promuovere libri per guadagnarci e pubblicizzare le case editrici e chi, come me, ne è invece affascinata. Migliaia di libri lì per me, per essere sfogliati, annusati e studiati con cura per scegliere quelli da inserire nella mia lista desideri dei regali a venire, oi, ci siete mai stati? E cosa ne pensate?
Purtroppo anche questa settimana non sono mancate le cattive notizie e quindi leggendo i giornali e guardando la TV ho appreso dell’orrore in quell’asilo di Roma. Io mi chiedo come possano delle maestre, che potrebbero essere le maestre dei miei figli, maltrattare dei bambini indifesi, picchiarli e addirittura arrivare a fargli raccogliere escrementi con le mani per punizione. Dove sta l’umanità in queste persone? Dove sta la passione con cui si dovrebbe toccare un’anima che è stata affidata a loro da genitori che hanno riposto la loro fiducia proprio in quella scuola perché secondo loro aveva i requisiti adatti ad accogliere i loro figli?
Ed è proprio pensando a questi genitori e soprattutto a quei bambini che vi segnalo il post di IPad Mama, intanto per far sapere, anche se indirettamente, che con il cuore sono con loro, da mamma, e anche per dichiarare che spero che queste maestre paghino nella giusta misura. Che vengano messe in prigione, buttando magari la chiave. Perché quello che hanno fatto è ignobile e non c’è perdono per chi si accanisce su creature innocenti che chiedono solo di essere amate…
Alla prossima e buona lettura! Fabrizia
Fabrizia Morello
Mi chiamo Fabrizia. Sono in ordine una donna, una moglie, una mamma di due adorabili maschietti, rispettivamente di 10 e 8 anni e sono esattamente tutto quello che volevo essere. In aggiunta più per hobby che per lavoro, da due anni sono Capogruppo Yves Rocher perché mi sono accorta di amare alla follia tutto ciò che riguarda la cosmesi e la cura del corpo vegetale. Mi sono creata un team di lavoro straordinario che mi permette di guadagnare qual cosina per me e mi sento più completa. I figli cresceranno ed avere un piccolo mondo solo per me mi fa sentire bene e mi appaga. Adoro leggere e scrivere per cui quando il favoloso BBMag mi chiama io rispondo!!!
Se volete informazioni sul marchio, se vi interessa entrare nel mio team o se volete solamente conoscermi mi trovate su fb, su twitter e su Instagram.