Quante sostanze chimiche ci sono negli abiti dei bambini?
Sulla base di quali caratteristiche scegliete gli abitini per il vostro bambino? Care mamme occorre fare molta attenzione ai tessuti, perché possono contenere sostanze nocive per la salute dei piccoli.
Secondo uno studio realizzato dall'Unione Europea e conclusosi nel 2018, molte patologie dermatologiche che si verificano nella prima infanzia sono dovute a metalli pesanti, solventi e coloranti che vengono usati per rendere gli abiti vivaci, comodi e impermeabili.
Conosciamo meglio i pericoli che si nascondono dietro agli indumenti e cerchiamo di capire come evitarli.
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5 sostanze nocive presenti nell'abbigliamento
1. La Formaldeide: si tratta di un battericida utilizzato nel trattamento degli indumenti. Se inalato in massicce quantità può provocare alcune reazioni come l'irritazione agli occhi, la diarrea e persino alcuni problemi comportamentali.
2. Il Pentaclorofenolo: è un pesticida molto pericoloso e cancerogeno rilevato in quasi tutti i capi d?abbigliamento.
3. Gli Ftalati: sono sostanze chimiche derivate dal petrolio usate con la funzione di ammorbidire le parti plastificate. Si trovano spesso non solo nelle stampe e negli impermeabili, ma anche nelle bambole e nei loro vestiti, nelle maschere di carnevale, nei gonfiabili e in molti giocattoli. Questi prodotti vanno evitati sia per i bimbi sia per le mamme in dolce attesa, perché possono causare problemi all?apparato riproduttivo, mentale e comportamentale del piccolo.
4. I coloranti nocivi, utilizzati soprattutto per la tintura delle fibre sintetiche, sono i responsabili di molte dermatiti.
5. L?alluminio non di rado viene utilizzato in quantità superiori ai limiti. La sua funzione è quella di far aderire i coloranti al tessuto ma, essendo una sostanza corrosiva, può creare problemi alle mucose.
Come proteggersi dai prodotti chimici presenti nell?abbigliamento?
1. Fate molta attenzione alla provenienza dei vestitini. I prodotti nocivi sono soggetti ad una stretta regolamentazione in Europa, ma spesso (più o meno consapevolmente) acquistiamo abbigliamento proveniente da Paesi Extra-europei, come il Bangladesh e la Cina. Anche il Made in Italy indicato sull?etichetta non è sempre tale, quindi occhio agli stratagemmi operati dalle industrie! Si consiglia di optare per prodotti artigianali o provenienti dalle catene equosolidali, dove è possibile trovare tessuti biologici ed informazioni sulla filiera o sui prodotti impiegati.
2. Lavate sempre un capo dopo averlo acquistato e prima di farlo indossare al vostro bambino. Fatelo a mano e con sapone di marsiglia. Se vedete che rilascia il colore, è meglio lavarlo di nuovo con cura per eliminare alcune potenziali sostanze pericolose.
3. Per scongiurare il rischio di fastidiose dermatiti da contatto irritanti o altri problemi di salute, affidatevi alle certificazioni di controllo presenti sui capi (come Oeko-tex , Naturtextil e GOTS) .
4. Acquistate abiti di seconda mano. Questi capi possono essere più sicuri dei nuovi perché sono stati già lavati varie volte.
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